LeCoccinelleVolano

*°*concretezza*°*


Se il mattino ha l’oro in bocca, allora il mio si è strangolato con la bigiotteria…
L’inclinazione al melodramma, assecondata per settimane nel corpo e nello spirito, viene gradualmente sostituita, causa teofania dovuta a probabile rivoluzione ormonale, da una serena accettazione del peggio che, a quanto pare, è quanto di meglio attualmente mi si concede.Mi restano le viole, il cui profumo mi libera dalla puzza sotto al naso nei riguardi del mondo e il cui colore si abbina alle occhiaie e alle ecchimosi che mi procuro inciampando praticamente in tutto.I lati positivi della solitudine si concentrano nella possibilità di una temporanea fuga dalla moltitudine, che è come riprendere a respirare se stessi dopo un’asfissia da cattiva compagnia o come stare su facebook, ma in modalità off-line.Perché anche i social network sono delle patacche.Io, per esempio, ho una lista amici, dove le persone a cui realmente tengo o che mi piacerebbe ritrovare sono assenti perché non hanno un profilo, ma dove invece ci sono parenti che potrei sentire al telefono, amici che vedo quasi tutti i giorni, vicini di casa con cui potrei comunicare affacciandomi alla finestra, gente che non sentivo da anni (e se non la sentivo un motivo doveva pur esserci!), estranei che mi invitano per fare numero  (e che elimino dopo due secondi) e uno scrittore famoso, che non ho idea del perché abbia invitato proprio me, ma è troppo figo poter leggere le sue note personali. Ed è in virtù di questo, che mi ritrovo ad apprezzare  la realtà e le cose che non mi aspetto, come i sorrisi da chi m’incrocia per strada, i complimenti da chi non mi conosce, un grazie da chi non mi deve niente e una parola gentile inaspettatamente detta nel momento giusto.Non è poi così male, a volte, essere concreti.PS: questa non è una dedica a casaccio!