LeCoccinelleVolano

***fotostatica***


 Il dolore non è altro che un rumore che smetti di sentire quando elabori il lutto della morte di un dio, in realtà, mai nato.Nel limbo c’è un bimbo a cui non ho pensato. E se mi chiedo se e quanto sarebbe stata diversa questa vita, qualora non avessi rimandato tutto alla prossima, resto dell’idea che se qualcuno mi avesse mandata a farmi benedire quando ne avevo bisogno, probabilmente qualche maledizione me la sarei scansata.Potrò rimediare fingendomi John Coffey. Quando non basterà più mi fingerò Carrie la telecinetica.Intanto leggo Guillaume Musso e continuo a cantare in tedesco. E, poiché è nelle mie corde scordare le cose importanti e perdermi dietro pensieri discordi, da qualche parte nella mia testa, forse proprio dietro la retina che difende le immagini che non dovrei sognare, risuonano (senza magnetismo e senza contrasto) queste parole:Ora che il tempo ha cancellatoogni doloreed il dolore ha cancellato tutto il tempo,non c’è più traccia né al mattino,né di buio,che non accolga nel suo segno un che di vuoto.Perciò mi arrendo a confidare nell’eternoe dal futuro non mi aspetto nuova speme,perché nei giorni che non valgonoil presente,anche il domani è poco più di niente.(da “una ciofeca fototonica”)