LeCoccinelleVolano

°°°WISTERIA°°°


 Mi sono fermata a quando, rimandando tutto ad una prossima esistenza, si comprese che un incrocio di sguardi, iperintenso il mio, diretto altrove il suo, in questa vita era più che sufficiente. Poi ci sono stati i cieli grigi, le schiarite e i glicini in fiore. Quanto basta per comprendere che non è mai un male fingere che il male non esista.Ma ora che più non piove su le tamerici, qualunque cosa dici, dite, dicono e si dirà s’incasella in una dimensione nuova.Perché è un’attesa e l’attesa significa risposte e se la risposta è brutta, ma fuori c’è il sole, io come faccio a nascondere che piango? Ho aspettato, per tanto tempo, che qualcosa significasse altro. Ora è l’altro che domina ed il qualcosa è decisamente irrilevante.Come incontrare per caso “quel qualcuno” e non provare tuffi al cuore. Come rileggere parole mai scritte e non sentirsi a pezzi. Come sapere che ho ancora un casino di cose da fare e non preoccuparmene affatto.Ma è difficile abituarsi a non pianificare. Somiglia a smettere di avere paura.E se non avessi mai cominciato a volermi bene, sarebbe più semplice.