LeCoccinelleVolano

°*°immortalare°*°


Quando la macchinetta fotografica tocca terra, in quella strada per nulla accuratamente scelta per fissare un momento, lei lo sa che, oltre all’obiettivo, si è rotto qualcos’altro. Temporeggia, riflette, poi crolla.Chi le passa accanto nota solo le guance umidicce, i piedi piantati a dispetto in terra, la cura maniacale con cui ripete ossessivamente lo stesso gesto di battere, sbattere e ribattere contro il marciapiedi quell’oggetto a cui teneva col cuore. Perché tanto vale infierire, imprecare, guastare e, alla fine, distruggere ciò a cui forse si poteva facilmente rimediare. Perché il danno sembra irreparabile e, anche se si potesse aggiustare, la macchinetta non sarebbe più la stessa. Lei sa bene cosa significa.Ma nemmeno lui capisce. Lui che continua a dirle: “Te ne comprerò una nuova”, come se sostituire una cosa con un’altra servisse a qualcosa.Lui che continua a dirle: “Stai calma, perché così ti fai male”.Lui che non sa quanto a lei già faccia male, grazie a una stupida macchina, l’aver compreso che niente, tantomeno se stessa, si può “immortalare”.