LeCoccinelleVolano

°°°Luoghi_Comuni°°°


Avere il naso alla francese, fumare come una turca e fare spesso l’indiana non mi rendono cosmopolita, così come ragionare per luoghi comuni non m’impedisce di giungere a conclusioni private. Ed io sono giunta alla conclusione che non è vero che chi è depresso non si lava, perché fare 10 docce al giorno non rende certo più felici. Ed io sono giunta alla conclusione che, anche se  riuscissi ad affezionarmi a qualcosa o a qualcuno più di quanto sono affezionata alla mia disaffezione per tutto, questa solitudine non smetterebbe di sembrarmi un’infezione.Ieri mia madre al telefono era triste, perché uno dei nostri gatti si è trasformato in spiderman, si è arrampicato su per il muro, è entrato nel pollaio ed ha ucciso uno dei pulcini appena schiusi. Nemmeno il fatto che mio padre sia riuscito a colpirlo con una pietra prima che lo mangiasse riusciva a consolarla.E l’ho invidiata. Vorrei avere anch’io qualcosa da proteggere, qualcosa da curare, qualcosa che mi stia a cuore. Al liceo, la mia compagna di banco una volta mi scrisse sul diario “cura ut valeas”, che significa “preoccupati di stare bene”.Io ci provo, ma i buoni propositi si insidiano tra i miei cattivi pensieri come organi sani in un organismo votato al rigetto.A proposito di latino, gli antichi romani si congedavano dalla scrittura con SVEV, acronimo di “si vales ego valeo”   cioè “se tu stai bene, io sto bene”, che, a guardar bene, non è che un ennesimo luogo comune.Per questo, ritengo che il modo migliore per chiudere questo post sia: Si vales, ego non valeo.Si vales, ego sto in merdula.Però una canzone che mi fa stare bene c'è...