LeCoccinelleVolano

***PUSKIN***


Lo spettro semantico del concetto di mancanza, da intendersi in tutte le sue più importanti accezioni, ossia come carenza, nostalgia e torto, si è impossessato del mio spirito, il che significa che, contemporaneamente,  troppe cose mi mancano,  io stessa mi manco e la divergenza tra le mancanze subite e quelle perpetrate è solo per modo di dire.Reagisco, perciò,  spiazzandomi, come sono tanto brava a fare, e non perché mi piaccia sentirmi apolide, ma perché in certi casi, convincersi di non appartenere ad alcun luogo è una necessità… soprattutto tenendo conto che tutte le straniere bionde che incrocio cominciano a parlarmi nella loro lingua e si offendono se non rispondo. E poi ci sono quelli che credono io sia moldava, cosa che sarebbe positiva visto che la gran parte delle moldave, dopo un periodo di stenti se ne ritorna in patria, si costruisce una villa e vive felice e contenta.Ma io non sono moldava, io sono italiana e mi sa che mi conviene prendere lezioni di grammatica russa, fare un biglietto per l’altrove e mandare tutto a Puskin o a Putin… che tanto è lo stesso.