LeCoccinelleVolano

***PROPOSITI***


Lei guarda di là del vetro verso quella parte di cielo meno grigia. E le direi di lasciar perdere, perché anche oriente e il suo sole nascente promettono luce non mantenuta o soltanto abbozzata, nella circostanza di un’alba che fa seguito ad una notte che va avanti da quando è nato il mondo.Del resto, una sequela di giorni interrotta da una tregua di festeggiamenti non può dirsi anno. E’ soltanto un periodo, di quelli poco auspicabili, inaugurato cadendo dai tacchi poco dopo mezzanotte e proseguito incassando prima tanti pacchi e poi sulle spalle pacche, a ripetizione e a oltranza, cosi che fosse chiaro il concetto che nel 2009 avrei fatto meglio a mettermi in salamoia, in ibernazione, in stand-by.Eppure… “Non lo so come hai fatto” Non lo so neanch’io, ma in qualche modo l’ho fatto, ci sono riuscita, anche senza l’aiuto voluto, anche lasciando sul campo pezzi di cuore, di stomaco e soprattutto di testa, che nessuna festa, in particolare questa, potrà mai restituirmi.Lei intanto guarda a oriente, continua a farlo e allora le dico “Fa’ come ti pare, anzi fallo ancora.”Tutto sommato, sottratta l’amarezza, rimane tanta forza.  L’importante è spenderla bene.E poi c’è l’affetto, quello profondo e vero, quello che vale anche il dolore perché lo inserisce nella giusta prospettiva e lo lascia al tempo che trova, vale a dire nessuno.I propositi sono sempre gli stessi: gioire delle cose belle, superare le situazioni brutte, ignorare le interferenze, mantenere la calma e sorridere… sorridere sempre. SORRIDERE TANTO.lei già lo sa, perché è così che ha sempre vissuto e che sia la parte migliore di questa persona che troppe volte ha desiderato non essere non fa differenza.Un anno passa, ma la mia anima resta, immutata, intatta e potenzialmente migliore.E, cavoli, quanto sono orgogliosa di questo.