LeCoccinelleVolano

*°*CosacchiA*°*


Trovo ingiusto che il Kazakistan non figuri tra le opzioni cliccabili nella casella d’inserimento della nazione di provenienza. Il Kazakistan, forse perché altrimenti detto è Cosacchia, sarebbe la mia nazione ideale. Cosacca, cosaccia… sì, mi suonerebbe proprio bene… ma, mancando l’opzione, mi sono autoproclamata temporaneamente cittadina del Burundi.Non ho molte cose da dire e se penso che, in inglese, DIRE si pronuncia SEI, potrei aggiungere che non ho molto da essere, tranne per il fatto che, esulando dalle mie abituali tecniche di sopravvivenza, per sperimentare forme di trascorrimento del tempo ben diverse da quelle in base alle quali l’avevo trascorso finora, mi ritrovo ad essere molto più di quanto credevo di essere. Ed è quasi strabiliante!Ci sono fogli che volano e fogli che restano fermi e ben impilati su una scrivania che è quasi più grande del mio letto. Continuo a disegnare cuoricini, come se il mio cuore non fosse sufficiente a contenere un vuoto che mi fa sobbalzare spesso, se solo ho l’impressione di intravedere qualcosa che valga la pena vedere. Ma le mie scale di valori si ribaltano spesso e quello che vale adesso, varrà molto poco domani. Varrà quanto un filo d’erba, lo stesso di quello stupido libro di Romano Battaglia, quello che comprai credendo si trattasse della biografia di un tossicomane (“Ho incontrato la vita in un filo d’erba” non è un titolo fuorviante?) e che poi scoprii essere una raccolta di aforismi sull’amore e sulla fede. E continuo a scrivere stupide frasi in forma di poesie, sui ritagli di spazio dei giornali gratuiti, che poi fingo di dimenticare su qualche panchina, chiedendomi se qualcuno, leggendole, potrà mai amarle.