LeCoccinelleVolano

*°*bussola*°*


La sensazione che, senza azione, tutto sarebbe tristemente asciutto lava via la trascorsa ottemperanza all’inerzia, mai particolarmente gradita, ma molto dannatamente subita: in fondo tra potenza e atto subentra il fatto che senza l’una non sussiste l’altro e io voglio fortemente mettere agli atti quest’anticipo d’estate per il cuore, dove ramoscelli in fiore e frutti odorosi e buoni hanno ricoperto di boccioli e semi vivi banchi di stalattiti informi e foglie morte. Il cielo, però, ha scelto di fare acqua da tutte le parti, nel giorno in cui ho fatto esperimenti di guida in stato di ebbrezza, non nel senso che mi sono ubriacata e poi mi sono messa al volante (scendeva acqua, non vino!), ma nel senso che per la prima volta ho provato l’ebbrezza di fare da guida turistica per mestiere. Io e il lungotevere non siamo andati molto d’accordo nel calcolare la distanza dalla cassazione alla sinagoga e mi sono ritrovata con un branco di tredicenni infoiati alle calcagna, mentre pazientemente cercavo di far capire loro che forse il percorso che avevo scelto era sbagliato, forse era un pochino lungo, forse pioveva, faceva freddo e tirava il vento… ma, cavoli! Le nuove generazioni sono decisamente troppo pigre! E poi  solo nel monopoli è possibile raggiungere la destinazione stabilita, senza conoscere la strada e soprattutto senza passare dieci volte dal via! Io facevo la guida, mica la candela predestinata dai dadi?C’è un che di paradossale nel ritrovarsi proprio adesso.Perché è necessario smarrirsi prima di capire finalmente qual è la strada giusta? Avevo perso la bussola ed ora navigo fra mille pensieri.