LeCoccinelleVolano

°°°equilibristi°°°


Mio padre ha il nome esatto per ogni uccello che genericamente mia madre definisce papera. Non c’è alcun equilibrio in questo, ma siamo sereni comunque e spargiamo la cenere delle nostre sigarette nel vento di Villa Borghese, come se il dilemma sul se avremmo fatto meglio a ingoiare il rospo, a sputare il rospo o a sputare AL rospo, non ci avesse mai scossi. La fantascienza applicata alla mia esistenza, stavolta, prevede il superamento dei miei squilibri mediante meccanici tentativi di ripristino di equilibri, che tradotto in parole povere, equivale a chiedere a un monco se è disposto a farsi amputare tre dita dalla mano superstite, per sentirsi meno sbilanciato. Sulle prime, secondo me, il monco s’incazzerebbe a morte, come del resto mi sarei potuta incazzare io, se non avessi avuto la premura di infilarmi in borsa una tavoletta di cioccolato da utilizzare quale antidoto all’assodamento che il rassodamento del rancore sarebbe servito solo a storzellarmi lo stomaco. Il cioccolato ha il dono di rendere l'atmosfera surreale quanto potrebbe esserlo fingere di trovarsi in una discoteca piuttosto che in una clinica, ma da qualche tempo, ho deciso di prendermi una pausa dagli assolutismi, in particolare da quelli superlativi, per concedere una pari opportunità ai relativismi.E così mi sono convinta che il peggiorismo è più arginabile del pessimismo, così come il migliorismo può essere meno deludente dell’ottimismo e proprio sulla scia di questa falsa forma di equilibrio non faccio che chiedermi perché il mondo sia invaso dagli equilibristi. Possibile che nessuno mai si renda conto di quanto sia opportuno talvolta fare un salto giù dalla corda, piuttosto che vivere con la preoccupazione e la tensione di stare sempre attenti a non cadere? Lo facessero per conto loro… niente da dire. Ma la mania degli equilibristi è quella di rompere le scatole a chi non è o non può essere o non riesce ad essere equilibrato per niente. E sarò anche una squilibrata per questo, ma io preferisco gli squilibrii.Preferisco valere dieci in dieci cose e zero in altrettante. E chisseneimporta se per la maggior parte delle persone sarebbe meglio valere sei in tutte e venti le cose. Preferisco essere lodata per dieci motivi e rimproverata per altrettanti. E chisseneimporta se per la maggior parte delle persone sarebbe meglio passare inosservati per tutti e venti i motivi.Scegliere di sminuire i propri pregi, per mettere in ombra i propri difetti è un comportamento che si addice a chi non è in grado di attribuire il giusto valore alle cose. Ed io non mi sento più così piccola da scegliere di annullarmi per niente.