LeCoccinelleVolano

***alga***


Non mi piace aspettarti. In verità non mi è mai piaciuto.Starmene lì ad impilare tessere del mosaico di un eventuale tuo pensiero, che in realtà è mio, perché ho sempre l’abitudine di infilarmi nella testa altrui per provare a capire cosa pensa, perché lo pensa, fino a schiantarmi contro lo scoglio del non pensa affatto.Starmene lì a mettere insieme gli scatti temporali di una tempesta in un bicchier d’acqua, come io fossi ubriaca di birra e invece, astemia, poi guardarmi intorno e chiedere, sì chiedere ancora, ai profili, alle facce, anche alle sagome indistinte, quando riuscirò a trovarmi? In quale giusto momento?Ieri, il giorno andato, suggeriva al buio presente un ricordo lontano.C’eravamo noi, giovani fintanto che bastava a farci sentire un pochino più vecchi, arresi e col fiato corto eppure non ancora stanchi.Ieri, era il giorno giusto per capire quanto sia psicosomatico il malessere, quanto lo sia il benessere e poi tracciare una linea di contorno, chiudere il cerchio e ingoiare altrettanti cerchietti di chimica fattura.Si può vivere fingendo di essere un’alga e giustificare l’uso di troppi analgesici nel tentativo di annullarsi?Non mi piace aspettarmi. In verità non mi è mai piaciuto.E starmene qui ad rimettere insieme i cocci degli inesistenti tuoi pensieri è il miglior modo che conosco per sfuggire ai miei.I can let it out... I  still let you in