LeCoccinelleVolano

°°°gloria_gloria_alleluia_alleluia°°°


Siamo nella fase racconto, quella in cui il vissuto è passato, superato e l’unico modo di tenerlo vivo è menzionarlo. Rivedere in chiave aneddotica la propria esperienza esistenziale rende sopportabile la paura di non dimenticare quelle cose che finiscono e non sai perché, quelle cose che cambiano e non sai perché, insomma tutte quelle cose che ti lasciano in bocca il sapore dello sciroppo per la tosse, tanto buono a togliere il fastidio, ma innegabilmente pessimo al momento. Secondo Monet, per essere ricordati, bisogna essere se stessi. Secondo me, se molte persone la smettessero di essere loro stesse, avrei molto di meglio da ricordare. Ma è un mio punto di vista elaborato alla luce di un gloria gloria alleluia alleluia, suonato in versione hard-rock da un’orchestrina improvvisata.Il gelato che stringo nella mano destra e che presto mi finirà nel fianco destro, ma anche in quello sinistro, mi va prima di traverso.  Mi piantono sotto un albero di magnolia, non quello a cui ho strappato un fiore non schiuso e che adesso giace morto su una mensola, ma un altro, e celebro il momento con un foto dalla quale verrò fuori tanto simile a Samara, la bambina che esce dal pozzo. Apparentemente è un ricordo stupido e non ricordabile. Ma se fosse proprio quello il momento in cui qualcosa è finito senza che io sapessi il perché? Se fosse proprio quello il momento in cui qualcosa è cambiato senza che io sapessi il perché? Se smetto di essere me stessa nessuno si ricorderà di me. Amen. colonna sonora incomprensibile quasi quanto tutto il resto...