LeCoccinelleVolano

°°°scheggia°°°


…E spezzandosi il cuore, si ritrovò ad averne due. Uno da usare per poter respirare, l’altro da stritolare e poi spezzare ancora, così da averne tre e poi quattro e poi magari cento, che, spezzandosi a loro volta, sarebbero forse diventati frammenti di mille piccolissimi cuori, da spargere o donare senza più paure, per quanti ne avrebbe avuti ormai di scorta.Dovrei diventare un apologeta del passato? Non ci riesco. Io sono il passo che supera la gamba, sono arrivata a “domani”. E non m’importa di quanto le mie frasi suonino meglio in una dimensione postera, piuttosto di quanto non lo sembrino quando anacronisticamente le spingo a forza contro un uditorio distratto. Non posso sentirmi assente solo perché non mi si vuole presente e mi si colloca in un’epoca trascorsa e andata, che di reale ha solo l’evidenza di essere stata vissuta male. Quale certezza potrò mai avere se non quella della contemporaneità? E’ per questo che non m’importa di scavare, per poi ritrovare, dietro gli errori, ma anche dietro le scelte esatte, le ragioni per cui non posso essere “parte”. Io sono una scheggia a se stante, assestata grazie al suo essere distante.PS: questo non è un punto. E' una cesura pentemimera.