VERDI DI TIVOLI

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Nucleare. Frassoni: Governo impone scelta scellerata Con l'approvazione da parte del Senato del disegno di legge Sviluppo (DDL 1195) e’ stata varata la delega al governo in materia nucleare (Art 14). "La delega al governo in materia nucleare crea i presupposti per una delle operazioni piu’ scellerate del governo Berlusconi”. Lo ha dichiarato Monica Frassoni, capolista di Sinistra e Liberta’ per il Nord Ovest, e Presidente dei Verdi/ALE al Parlamento Europeo che ha aggiunto: “Il testo definisce, infatti, quelle che saranno le procedure per la localizzazione e la costruzione delle centrali nucleari in Italia. Norme chiaramente anticostituzionali in cui emerge la volonta’ di estromettere le comunita’ locali e chi le rappresenta da ogni processo decisionale. Si prevede infatti - ha aggiunto la candidata di Sinistra e Liberta’ - il ricorso al potere sostitutivo del governo in caso di mancata intesa con le autorita’ locali e un sistema di autorizzazione unica da parte del governo sulla base del preminente interesse statale. Il governo si vede inoltre attribuita la facolta’ di dichiarare i siti destinati alla costruzione di centrali nucleari di interesse strategico nazionale, vale a dire soggette a speciali forme di vigilanza e di protezioni. Gli italiani rischiano quindi di trovare a poca distanza da casa una centrale nucleare costruita senza il loro accordo e presidiata da militari che non solo ne impediranno l'accesso ma che soprattutto permetteranno alle autorita’ di tenere nascosto ogni eventuale pericolo e problema. A fianco di queste inquietanti prescrizioni - prosegue la Frassoni - la delega al governo mantiene una totale opacita’ sia per quanto attiene la responsabilita’ di decidere dove localizzare le centrali, e in questo senso c'e’ il rischio che siano le imprese dell'energia a decidere, si suppone sulla base del loro esclusivo interesse, che per quanto attiene la tipologia d'impianto da costruire. Su questo punto bisogna ricordare che il ministro Scajola ha piu’ volte ribadito che il nostro paese avrebbe investito solo in impianti di ultima generazione, quando e se potranno entrare in funzioni. Le due centrali EPR attualmente in costruzione, una in Francia e una in Finlandia, stanno al momento accumulando ritardi e debiti e che non si sa quando potranno essere operative. Nonostante i costanti riferimenti all'interesse nazionale, allo scopo di evitare ogni confronto con i cittadini" sottolinea l'eurodeputata "non si capisce di che interesse si tratti. La scelta del nucleare e’, infatti, terribilmente onerosa, da un costo minimo per la sola costruzione di una centrale di 4,5 miliardi di euro, e alternativa alle politiche di promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Infatti l'esperienza francese e finlandese dimostra che non e’ possibile costruire delle centrali nucleare senza la pressoche’ completa copertura dei costi da parte delle autorita’ pubbliche. La centrale finlandese e’ sovvenzionata, ad esempio, per il 60% da un prestito iper-conveniente dalla Baviera (sede del Siemens che assieme ai francesi costruisce l'impianto) e con un finanziamento aggiuntivo proprio da parte dei francesi. Negli Stati Uniti il Presidente Obama ha dichiarato di non voler piu’ investire nel nucleare per promuovere le energie verdi. Nella crisi attuale non si capisce quindi dove possano essere trovate le risorse per finanziare il nucleare e le energie alternative. Per non parlare del fatto che, la contrario di quanto sostiene il governo, il nucleare e’ del tutto inutile per raggiungere gli obiettivi di riduzione di gas serra da qui al 2020 come fissato a livello europeo. Per quella data l'Italia in ogni caso non avra’ energia fornita dall'atomo e non sara’ quindi in grado di rispettare i suoi obblighi avendo sprecato rispose utili per convertire da adesso il nostro paese alle energie alternative e all'efficienza energetica. Riguardo ai possibili siti, e’ vero che la delega non gli indica ma per la conformazione del nostro paese non e’ difficile prevedere che i siti potranno essere individuati solo in 3 regioni: Per quanto riguarda la Sardegna, il cagliaritano,e il nuorese. In Puglia sarebbe candidata la costa di Ostuni. Al Nord lungo il Po, dal vercellese fino al mantovano, dove gia’ esistevano le centrali di Trino e di Caorso. E' necessario che i presidenti delle regione coinvolti si mobilitino subito per fermare questa manovra anticostituzionale che impone alle autorita’ locali la volonta’ del governo nei loro territori. Di fronte ad una decisione che gli italiani non condividono, ma che soprattutto non gli viene chiesto di condividere, e’ ancora piu’ importante rafforzare la presenza degli ambientalisti anti nucleari al Parlamento europeo - ha concluso la Frassoni - per evitare che le direttive e gli obiettivi europei siano dirottati verso gli interessi di pochi e a danno delle generazioni attuali e future". Nucleare. Bonelli: assisteremo a mobilitazione storica “Contro l'individuazione del deposito di scorie radioattive a Scanzano scese in piazza tutta la Basilicata, con il ritorno al nucleare e l'individuazione dei siti per le 5 centrali nucleari protesteranno almeno 10 milioni di cittadini': lo afferma in una nota Angelo Bonelli dei Verdi. 'Assisteremo ad una mobilitazione storica con cui il governo dovra' fare i conti perche' la destra in Italia - aggiunge Bonelli - sta reintroducendo il nucleare contro la volonta' della popolazione che si era espressa contro attraverso il referendum e che ancora oggi non vuole l'energia nucleare come vari sondaggi confermano. Le 5 centrali che Berlusconi vuole realizzare - sottolinea Bonelli - costeranno oltre 20 miliardi di euro e faranno aumentare la bolletta elettrica degli italiani sottraendo risorse alla ricerca e al rilancio economico del nostro paese legato alle nuove tecnologie'.E poi propone: 'Il governo il 21 giugno, insieme al referendum per la legge elettorale, inserisca una scheda per un referendum consultivo sul nucleare, seppur non previsto dal punto di vista costituzionale, puo' consentire di acquisire il parere degli italiani su una materia cosi' importante per il futuro del paese'.