VERDI DI TIVOLI

Verdi


Roma, 17 giugno '09COMUNICATO STAMPARIGENERARE I VERDI, LIBERANDO ENERGIE NUOVE! L'esito della competizione elettorale europea ha segnato ancora una volta la sconfitta del progetto unitario della Sinistra italiana, riunita, ieri, nella bandiera dell'Arcobaleno, oggi in quella del richiamo alle Libertà. Non occorre addentrarsi troppo in alchimie politiche per comprendere che in Italia Ambientalismo ed Ideologia non vanno a braccetto e che se l'elettorato mal sopporta un ecologismo schierato (i dati sono purtroppo eloquenti), viceversa apprezza e sostiene quelle battaglie di "civiltà ambientale", mosse in nome di principi e valori che richiamano concretamente la tutela del territorio ed il benessere collettivo. L'esperienza francese e del resto d'Europa, dove i Verdi hanno accresciuto o mantenuto il loro spazio d'azione, dimostra il forte radicamento che i temi dell'ecologia suscitano nella collettività e la necessità per i governi di porre al centro delle agende istituzionali un nuovo modello di società, che contempli la riconversione economica in chiave ecologica, insomma l'avvento di una green economy. Ritengo, pertanto, che i nuovi Verdi debbano liberarsi dalle catene ideologiche (in particolare della Sinistra) e concettuali (la politica dei veti), per rigenerare un progetto politico che, attraverso l'apporto di energie fresche, sappia cogliere i valori ed i principi di un ecologismo moderno, radicale nel riformismo, ma pragmatico nelle scelte, capace di offrire risposte concrete ed efficaci alle istanze collettive. E per realizzare tale obiettivo occorre "rigenerare" una classe dirigente, che fino ad oggi si è dimostrata incapace di saper gestire i processi di crescita e cambiamento della società. Occorre, in sostanza, liberare energie nuove, che spesso operano in silenzio e proficuamente nel territorio e che in questi anni sono state inopportunamente marginalizzate, in nome di una politica di miope difesa delle poltrone. Persistere nel progetto di una Sinistra unita, che liquidi o disperda il patrimonio identitario dei Verdi significa, a mio parere, imboccare la strada dell'estinzione irreversibile dell'ecologismo in Italia. Errare umanum est, perseverare è diabolico e, aggiungo, controproducente! Giuseppe TeodoroPresidente Consiglio Federale Romano e Provinciale dei Verdi