VERDI DI TIVOLI

Econews


Preservativi. Cento: da Provincia Roma scelta civilta’ “La mozione del Consiglio Provinciale di Roma per i distributori di preservativi negli istituti scolastici e’ una scelta di civilta’, che non dovrebbe suscitare discussioni e divisioni”. Lo dichiara Paolo Cento di Sinistra e Liberta’ che conclude: “Per questa ragione sorprende la dura presa di posizione del Vaticano, verso una decisione di assoluto buon senso e che ha come obiettivo quello di far crescere l’educazione sessuale dei nostri giovani e di prevenire pericolosissime malattie infettive. D’altronde i distributori di profilattici si trovano ormai ad ogni angolo di strada”. UE. Ambientalisti delusi da mancati impegni su clima Le associazioni ambientaliste Wwf e Greenpeace sono deluse dai mancati impegni del leader Ue sulla lotta ai cambiamenti climatici. "Sulle questioni cruciali verso il summit di Copenaghen sul clima, il Consiglio europeo ha mantenuto l'Ue in una situazione di stallo", afferma in un comunicato Jason Anderson, responsabile clima ed Energia al Wwf. Sotto accusa c'e’ la decisione dei Ventisette di non annunciare gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo per l'adattamento ai cambiamenti climatici. "L'Ue sembra pensare che spetti ai Paesi in via di sviluppo descrivere nel dettaglio i motivi per cui meritano di essere sostenuti nella lotta ai cambiamenti climatici prima di annunciare qualsiasi impegno - un modo sicuro per ostacolare i progressi", spiega Anderson. "Ancora una volta - si lamenta - il Consiglio non e’ riuscito a mettere una cifra sul tavolo sugli aiuti concreti o a specificare nel dettaglio dove saranno trovati". Secondo Joris den Blanken di Greenpeace, "i leader europei si sono dimostrati non all'altezza della sfida. Abbiamo bisogno di una leadership europea per promuovere un forte accordo sul clima entro la fine dell'anno". L'organizzazione lancia quindi un appello per il G8 di luglio all'Aquila: lanciare un piano "di emergenza" sugli aiuti ai Paesi in via di sviluppo. "Se l'Ue non agisce ora, lascera’ spazio a Paesi meno ambiziosi come il Giappone e gli Stati Uniti per annacquare l'accordo", ammonisce den Blanken.