VERDI DI TIVOLI

G8, solo uno show mediatico


Derrick de Kerckhove, direttore del programma McLuhan in cultura e tecnologia, guru della cultura digitale, liquida il G8 appena concluso come «uno show dove le scelte sono già prese in anticipo». E lancia un allarme: «Fermiamo una politica invasiva che riduce la libertà d’informare ».C’È IL RISCHIO CHE I MEDIA POSSANO ESSERE MANIPOLATI PER RACCONTARE CHE IL MEETING È STATO MOLTO UTILE, A PRESCINDERE DAI RISULTATI RAGGIUNTI REALMENTE?In queste occasioni ogni cosa è decisa in anticipo. Lo slogan è “Il G8 è stato un successo”. Le conclusioni sui temi più importanti sono sempre preparate prima. Sui temi come l’Africa, il clima, la sicurezza ci vorrà molto tempo per vedere realizzate misure concrete.QUESTI INCONTRI MONDIALI HANNO ANCORA UN SENSO? NELL’EPOCA DEI SOCIAL NETWORK, DELLA BANDA LARGA, NON SAREBBE PIÙ PRATICO – ED ECONOMICO – FAVORIRE UN LORO SVOLGIMENTO VIA INTERNET?Sì, sarebbe assolutamente necessario. In queste occasioni non c’è tempo per le decisioni, si fanno solo “strette di mano” basate su accordi già presi. Questi meeting sono come una parata militare, ma senza la guerra. Detto questo, è da sottolineare che sono sempre più numerose le pre-decisioni assunte attraverso lo strumento della Rete.LA STAMPA EUROPEA HA FORTEMENTE CRITICATO IL NOSTRO PREMIER PER I SUOI COMPORTAMENTI “VIVACI” CON LE DONNE. CHE IMMAGINE C’È DEL NOSTRO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FUORI DALL’UE?A nessuno realmente importa la vita amorosa di Berlusconi. Per gli stranieri lui è solo il solito clown al quale sono ormai abituati. Il vostro premier li fa ridere, facendo dimenticare le sue attività sovversive. Ma è proprio questo lato che si riflette negativamente sull’immagine dell’Italia, non le vicende legate alla sua vita sessuale.L’INFORMAZIONE È UN TEMA PLANETARIO, MA NON TRA LE PRIORITÀ DEI G8. PERCHÈ?C’è un forte tentativo della politica di governare i media. Il rischio è un nuovo fascismo elettronico. Occorre organizzare una resistenza per difendere la libertà di stampa. In questo processo, il 14 luglio in Italia rappresenta una giornata importante, promossa proprio contro ogni tentativo di monopolio e di controllo.INTANTO, IL NEGAZIONISMO (SUL CLIMA, COME DELL’OLOCAUSTO O DELLA MALATTIA MENTALE) CONTINUA A FARSI STRADA...Il negazionismo serve all’industria per far continuare dei concetti imposti. È un gioco di manipolazione della mente delle persone, un tentativo di imporre un monopolio culturale, di “strutturare” le nostre sensibilità. Negare il cambiamento climatico, ad esempio, è una stupidaggine. È in atto una tendenza a controllare le emozioni globali. La priorità, invece, è un’informazione che sia scientifica. Il ruolo della stampa e della tv è molto più emozionale rispetto a internet, dove si trovano più informazioni. Registro, però, un tentativo di “privatizzare” internet molto pericoloso. La libertà e la neutralità della Rete sono principi fondamentali.