VERDI DI TIVOLI

Squadrismo d’azienda contro gli ex lavoratori


AGGRESSIONE. Un gruppo di uomini guidati da Samuele Landi, ex amministratore di Eutelia, ha fatto irruzione nella sede romana intimando lo sgombero del presidio.A volto coperto, con una torcia in mano e un piede di porco nell’altra. Alle prime luci dell’alba, ieri, un manipolo di uomini che si spacciavano per poliziotti ha fatto irruzione nella sede romana della ex-Eutelia presidiata all’interno dai lavoratori che protestano contro il licenziamento e il mancato pagamento degli stipendi. La squadraccia capitanata da Samuele Landi, ex amministratore delegato di Eutelia e membro del consiglio d’amministrazione ha intimato gli occupanti di sgomberare. «Sono stato svegliato dai rumori - racconta uno degli impiegati che dormiva all’interno dello stabile -, non ho capito immediatamente cosa stava avvenendo, c’era agitazione nell’aria. Sono uscito dalla stanza in cui mi trovavo e ho visto un commando di 15 persone armate di torce e piedi di porco che percorrevano i corridoi e forzavano le serrature dei locali. Non avevano segni distintivi, ma si identificavano come forze dell’ordine, hanno voluto vedere i nostri documenti, poi ci hanno concentrati tutti nel piazzale». Tra gli uomini qualcuno ha riconosciuto un volto, quello di Samuele Landi, ma la situazione non si è chiarita fino all’arrivo della polizia, che è sopraggiunta tempestivamente. «Ci hanno impedito di utilizzare i servizi igienici - racconta un lavoratore -. Non mi sentivo bene e avevo la necessità di recarmi in bagno. Ma non mi è stata concessa la possibilità di farlo. Mi hanno detto che potevo andare a farla fuori come i cani». Nel Caos la squadraccia è riuscita ad assumere il controllo dello stabile minacciando gli operai e ribadendo l’appartenenza alle forze dell’ordine. L’arrivo della polizia ha messo però fine alla farsa e i 15 bravi sono stati condotti in questura. Una prova di giustizia “fai da te” finita male e una domanda: che ci faceva Samuele Landi, ex propietario di quel ramo d’azienda ormai ceduto alla Omega, e quindi non più implicato, almeno formalmente, nella vicenda, alla guida della spedizione notturna? I lavoratori hanno dichiarato alla polizia di aver perso il controllo della situazione per circa 40 minuti, la squadraccia avrebbe avuto dunque il tempo utile per muoversi inosservata all’interno dello stabile e requisire documenti importanti. Ma questa è solo un’ipotesi, una delle tante a spiegazione di un gesto senza logica e morale. Il presidio dei lavoratori andava avanti ormai da 15 giorni, all’occupazione della sede romana erano seguite quelle di Milano, Torino, Ivrea e Bari. Eutelia, aveva avviato la procedura di licenziamento per circa 1200 operai su un totale di 1800 e la protesta come un virus si era propagata in tutte le sedi. «È da questa estate che i lavoratori non vengono retribuiti - spiega il segretario Fiom di Roma Gianni Feccia -. Lo scorso 15 giugno Eutelia ha ceduto un intero ramo d’azienda alla Omega, risparmiando così 54 milioni di Tfr. Solo 4 mesi dopo 1200 persone sono state avvisate dell’imminente licenziamento e altre sono in attesa di riceverne comunicazione. Ora il gruppo Omega ha acquisito anche Phonemedia, importante società di call center in outsourcing, probabilmente lo stesso destino riguarderà anche loro. È impossibile - conclude Feccia - che il governo stia a guardare ». La battaglia dei lavoratori prosegue.