VERDI DI TIVOLI

ad uso e consumo degli ecologisti Tiburtini

 

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DISIMBALLIAMOCI

Basta con gli imballaggi inutili ed eccessivi! Disimballiamoci è la campagna di Legambiente sull’importanza di ridurre alla fonte la produzione di rifiuti.

Gli imballaggi, che paghiamo ben due volte (con la spesa e quando li dobbiamo smaltire), costituiscono infatti il 60% del volume e il 40% del peso dei rifiuti degli italiani. Montagne di imballaggi che potremmo risparmiare alle nostre tasche e alla salute del pianeta, alleggerendo il sacchetto della spesa e quello della spazzatura.

L’imballaggio ha delle funzioni ben precise, come conservare la qualità, garantire il trasporto e informare sulla composizione e sulla tracciabilità del prodotto. Sempre di più però l’imballaggio viene usato in maniera eccessiva come veicolo per attirare l’attenzione del consumatore.

Con “Disimballiamoci” i volontari di Legambiente si danno appuntamento fuori dai supermercati, ipermercati e centri commerciali per sensibilizzare le catene di distribuzione e i cittadini sull’uso eccessivo delle confezioni, invitandoli a consegnare almeno un imballaggio inutile tra quelli acquistati. È anche l’occasione per rilanciare e diffondere le buone pratiche per la riduzione degli imballaggi, ancora troppo poco conosciute, come i dispenser per la vendita di detersivi, latte, acqua e altri generi alimentari sfusi o alla spina.

 

GREENPEACE

BALENE: SANTUARIO MAR LIGURE E' UNA FOGNA ROMA - Il santuario dei cetacei è diventato una discarica: l'area del mar Ligure che sarebbe dovuta diventare un paradiso per balene e delfini è "inquinata da batteri fecali in alto mare". Questo tipo di inquinamento, insieme al "traffico marittimo incontrollato" con velocità vicine "ai 70 km/h", ha comportato una diminuzione del 75% degli avvistamenti di balenottere e del 50% di stenelle.

L'assenza di "regole" e la mancanza di "un piano di gestione" hanno trasformato il santuario in "una fogna a cielo aperto". Questa l'accusa di Greenpeace nel dossier 'Balene a perdere', presentato oggi a Roma, frutto della ricognizione dell'agosto scorso nella zone del santuario a bordo della Arctic Sunrise. A 16 anni di distanza dall'ultimo monitoraggio (nel 1992 le balenottere erano circa 900 e le stenelle comprese tra 15.000 e 42.000), balene e delfini potrebbero realmente essere diminuiti: dopo 1.200 chilometri di navigazione, di balenottere se ne sono viste soltanto 13 (un quarto rispetto alle attese e non sufficiente a elaborare una stima sulla popolazione), mentre il range di stenelle si è attestato tra 5.000 e 21.000 esemplari (é calata anche la media del numero di individui presenti nel gruppo, da 22,5 a 7,5).

Le cause della diminuzione di cetacei nell'area del santuario sono diverse. L'inquinamento: in due aree è stata rilevata una forte "contaminazione di batteri fecali" oltre i valori ammessi per la balneazione (100 colonie/100 ml). Provenienti non da terra ma, presume Greenpeace, dallo scarico di traghetti e navi da crociera. Un tipo di sversamento che, oltre a essere persistente specie d'estate, colpisce la salute dei cetacei: sono animali immunodepressi, cioé raccolgono e assorbono le contaminazioni presenti in mare. L'intenso traffico incontrollato: "navi di 100-150 metri e traghetti che corrono a 70 km/h con il rischio di impatto con i cetacei e l'emissione di forti rumori". E anche un'attività di 'whale watching' svolta "in modo pericoloso", così come "la pesca illegale". Ma, quello che manca, è soprattutto "un ente di gestione" nonché la predisposizione di un piano di tutela per non lasciare che questa zona del Mediterraneo rimanga "una scatola vuota senza regole e controlli", creando una grande riserva marina d'altura.

Cosa che, conclude Greenpeace, renderebbe impossibile "l'insediamento della prima area industriale offshore: il rigassificatore di Pisa-Livorno" proprio all'interno del santuario. L'associazione dell'arcobaleno, impegnate nelle aree marine, chiede che sia sottoposto a tutela il 40% del Mediterraneo

 

 

Econews

Post n°283 pubblicato il 29 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Nucleare.

Francescato: Berlusconi impone con la forza una grande truffa

“Berlusconi vuole imporre con la forza e sulla
testa dei cittadini la grande truffa del nucleare
che serve solo ad arricchire le lobbies degli
affari sulle spalle degli italiani, che
pagheranno gli enormi costi di questa follia.
Alla faccia dello sbandierato federalismo e del
rispetto delle prerogative degli enti locali i
cittadini delle aree in cui il governo vuole
costruire gli impianti nucleari dovranno
convivere non solo con le scorie e i gravissimi
rischi ambientali dell’atomo ma anche con la
militarizzazione del territorio”. Lo ha
dichiarato Grazia Francescato di Sinistra e
Liberta’, che oggi sara’ a Caorso per
un’iniziativa contro il ritorno del nucleare in
Italia, commentando le affermazioni del
Presidente del Consiglio. “Tornare al nucleare e’
una vera e propria follia. Con il nucleare il
governo non solo non si affronta il problema
della sicurezza energetica ma si rischia di far
crescere le bollette dei cittadini, senza
considerare gli enormi problemi ambientali per lo
smaltimento delle scorie radioattive - ha
aggiunto -. Per le stime delle organizzazioni
internazionali, l’uranio, il cui costo e’
cresciuto dal 2000 ad oggi da 7 a 120 dollari,
durera’ solo per pochi decenni e come tutti sanno
non si trova di certo in Italia. Inoltre, c’e’ il
rischio e’ che si mettano a repentaglio anche le
riserve idriche: in Francia per il raffreddamento
delle centrali nucleari viene utilizzato ben il
40% dell’acqua potabile. Il governo la smetta di
prendere in giro i cittadini e dica subito dove
vuole fare le centrali - ha concluso la
Francescato -. Il futuro dell’energia e’ nelle
rinnovabili e nell’efficienza energetica, come
hanno ben capito tutti i paesi piu’ sviluppati,
dagli Usa di Obama alla Francia di Sarkozy”.

Nucleare.

Frassoni: Berlusconi ha preso l'esempio
dai suoi amici Putin e Gheddafi

Il Presidente Berlusconi nel corso del suo
intervento all'Assemblea nazionale di
Confesercenti, ha promosso la scelta del nucleare
sostenendo il vantaggio in termini di risparmio e
risolvendo il problema dell'opposizione dei
cittadini con il ricorso dell'esercito. Monica
Frassoni, capolista di Sinistra e Liberta’ per il
Nord Ovest, e Presidente dei Verdi/ALE al
Parlamento Europeo ha dichiarato in proposito:
"La scelta del nucleare per l'Italia e’
sbagliata, costosa e rischiosa. Nessun paese al
mondo che non ha il nucleare sta decidendo ora di
entrarci. Tranne l'Iran naturalmente perche vuole
la bomba atomica. L'energia in Francia non costa
meno. Semplicemente i francesi distribuiscono il
costo della bolletta nucleare tra le spese
militari - la cui entita' vera e' segreta- e le
spese energetiche. La Francia ha delle emissioni
appena piu’ basse delle nostre a dimostrazione
del fatto che trasporti e abitazioni sono
inefficienti e il nucleare non risolve il
problema. In Italia la questione e’ chiara, o si
investe nel nucleare o si punta su energie
rinnovabili e efficienza energetica. Il nucleare
e’ una scelta di retroguardia come tutta la
politica economica del governo Berlusconi. In
Europa, e negli USA di Obama, la riconversione
verde e’ alla base delle strategie di uscita
dalla crisi. In Italia chi la promuove e’
Sinistra e Liberta’. La maggioranza degli
italiani e’ contraria al nucleare," aggiunge la
Frassoni "ma di questo Berlusconi non tiene conto
visto che e’ disposto a chiamare l'esercito per
imporre l'istallazioni di centrali nucleari. La
deriva dirigista del governo Berlusconi va
fermata" sostiene l'eurodeputata "e per questo il
voto alle elezioni europee del 6-7 giugno
prossimo deve essere un primo messaggio chiaro.
Il voto a Sinistra e Liberta’ rappresenta un
importante puntello per tenere l'Italia ancorata
all'Europa invece di prendere sempre piu’ a
modello i modi spicci, e antidemocratici, di Putin e Gheddafi

 
 
 

Econews

Post n°282 pubblicato il 28 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Europee.

Francescato: superare soglia 4% non e' mission impossible

“Superare la soglia di sbarramento imposta dalla
legge elettorale per le europee, non crediamo sia
una mission impossible". Ne e' convinta Grazia
Francescato, portavoce nazionale dei Verdi, che
ospite della puntata di 'Porta a porta' che
andra' in onda oggi, ribadisce l'impegno per
valicare la soglia del 4% stabilita per entrare
al Parlamento europeo. Francescato ha definito
"iniquo" lo sbarramento perche', ha spiegato
ancora "non si cambiano le regole del gioco a
poche settimane dal voto. Certo, bisogna evitare
una eccessiva frammentazione, ma i piccoli
partiti sono quelli che fanno le grandi
battaglie. Basti pensare - ha concluso - ha cio'
che hanno fatto in questi anni forze come i Radicali o gli stessi Verdi".
 
Energia.

 60% degli italiani contrario al nucleare

Il 60% degli italiani e' contrario al nucleare,
per quasi sette cittadini su 10 e' pericoloso.
Mentre le fonti alternative piacciono a otto
italiani su 10: il 75% vorrebbe che l'energia
fosse prodotta da solare e fotovoltaico. In
generale, le questioni ambientali preoccupano il
68,7% dei cittadini, piu' del rischio terrorismo
e guerre al 22,1% e del problema casa al 4,9%.
Questa la fotografia di una ricerca di Lorien
Consulting e del mensile 'La nuova ecologia',
presentata questa mattina a Roma al forum
'Qualenergia', iniziativa promossa da Legambiente
e da Kyoto Club con il patrocinio del ministero
dell'Ambiente e del ministero dello Sviluppo
economico. Per avere energia pulita, il 57% degli
italiani e' disposto a pagare di piu'. Il
nucleare, al contrario, e' definita un'energia
cara e pericolosa dalla stragrande maggioranza, e
soltanto il 14% lo preferisce, ma esprime dubbi
all'ipotesi di abitare vicino ad una centrale o
ad un deposito di scorie radioattive. Dal
sondaggio risulta che i giovani sono piu'
preoccupati per il futuro dell'ambiente.
''Qualificazione energetica, risparmio di Co2 e
nuove tecnologie sono - rileva il presidente di
Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza - le tre
leve su cui deve puntare l'Italia''.

 
 
 

Econews

Post n°281 pubblicato il 27 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Governo.

Cento: ma quali mozioni, servirebbe ostruzionismo

“Le due mozioni presentate dall’Italia Dei Valori
e dal Partito Democratico sono inutili e
purtroppo confermano la debolezza delle
opposizioni in Parlamento, incapaci di dare un
messaggio unitario ed efficace”. Lo ha dichiarato
Paolo Cento dei Verdi che ha concluso: “Siamo in
un’emergenza democratica che richiederebbe una
duplice scelta. In Parlamento l’utilizzo dello
strumento dell’ostruzionismo, per bloccare le
decisioni disastrose del Governo, e un’ampia
mobilitazione di tutte le forze di Sinistra che
fuori dal Palazzo. Questa, d’altronde, era
l’iniziativa lanciata nei giorni scorsi da Sinistra e Liberta’”.
Ambiente.

In pericolo per 78,1% studenti e poca fiducia istituzioni

Grande attenzione per l'ambiente ma poca fiducia
nelle istituzioni: e' quanto emerge da
un'indagine, realizzata dal Fai (Fondo ambiente
italiano) e dall'Universita' Iulm di Milano,
rivolta agli studenti delle scuole superiori
italiane sul tema 'I giovani e il paesaggio'. La
ricerca, basata su due questionari spediti ai
licei con sei mesi di distanza l'uno dall'altro,
ha evidenziato che i ragazzi si pongono il
problema di salvaguardare l'ambiente: il 78,1% lo
considera in pericolo, e le cause principali sono
l'inquinamento, l'incuria e la cementificazione.
Il 64% degli intervistati sostiene che lo Stato
non e' in grado di tutelare in maniera
sufficiente i tesori artistici e paesaggistici
dell'Italia. Maggiore sensibilizzazione (22%) e
normative piu' severe (21,4%) sono le soluzioni
che hanno riscosso maggiori riscontri tra gli
studenti. Le regioni che si sono rivelate piu'
sensibili al tema sono risultate la Sicilia
(15,3% di risposte sul totale pervenuto) e la Lombardia (15%).

 
 
 

DEMASIADO CORAZON

Post n°280 pubblicato il 26 Maggio 2009 da verdi.tivoli

DEMASIADO CORAZON  è il titolo di un romanzo, di qualche anno fa, di Pino Cacucci, in un quartiere di Città del Messico, avvengono morti e malattie, leucemie, misteriose.

La causa, si scoprirà poi, : il quartiere è stato costruito mischiando rifiuti radiottivi nel cemento.

di Rocco Vazzana
crotone.png
CALABRIA — Case, scuole e uffici fabbricati con cemento impastato con arsenico, piombo, zinco. A Crotone è emergenza ambientale. —

Impastare rifiuti tossici con il cemento e tirarci su scuole elementari, case e uffici pubblici non è semplicemente un reato, è un crimine contro l’umanità. Le evidenze emerse dall’operazione “Black mountain”, voluta dalla Procura di Crotone, hanno portato alla luce uno dei disastri ambientali più preoccupanti della storia italiana.

Migliaia di bambini delle elementari per dieci anni sono andati a scuola su una montagna di veleni. Almeno 350mila tonnellate di materiali tossici sono state utilizzate per costruire un’intera città. Adesso i crotonesi vogliono giustizia e chiedono che venga immediatamente effettuata una bonifica del territorio «I risultati della perizia della Procura della Repubblica non possono in alcun modo essere presi sottogamba e bisogna dichiarare lo stato di emergenza ambientale - dice Francesco Zurlo, portavoce dei Verdi di Crotone -.

Così come in Abruzzo hanno avuto il terremoto, noi abbiamo l’emergenza ambientale e come tale deve essere trattata da tutte le istituzioni. Ci sono migliaia di persone che vivono in quartieri ammorbati dall’arsenico, dal piombo, dallo zinco. I bambini di Lampanaro, così come i poliziotti della questura, sono costretti a respirare questi veleni quotidianamente.

Ci vuole un provvedimento governativo ad hoc per Crotone perché non è assolutamente possibile far fronte alla situazione con i mezzi ordinari: se è vero, come purtroppo è vero, quello che dice il prof. Sindona, direttore del dipartimento di Chimica dell’università della Calabria, tutta la città è in pericolo e deve essere sottoposta a “indagine sistematica”. Bisogna costruire migliaia di alloggi per trasferirvi chi vive nei quartieri a rischio, scuole, edifici pubblici.

Il procuratore della Repubblica Mazzotta ha definito in conferenza stampa la situazione come «estremamente pericolosa». «È ora che tutta la città si mobiliti unita - conclude Zurlo -. Ci vuole una grande manifestazione prima della chiusura delle scuole, perché i nostri ragazzi sono le prime vittime incolpevoli della nostra incoscienza. Ma adesso basta, la magistratura ha scoperchiato il vaso di Pandora»

 
 
 

Scuola Pubblica

Post n°279 pubblicato il 26 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Tivoli, mercoledì 20 maggio 2009  

Tagli all’istituto scolastico Volta. Il sindaco Baisi:

“Sarebbe una grave perdita per la città e il territorio”

  

“I preannunciati tagli all’organico dell’istituto scolastico Volta di Tivoli, con le conseguenti riduzione del numero di classi e cancellazione dell’indirizzo elettronico sarebbero una grave perdita per la nostra città e per l’intero territorio della Valle dell’Aniene”.

Il Sindaco di Tivoli Giuseppe Baisi, a nome dell’Amministrazione comunale e della collettività, ha espresso forte preoccupazione in merito alla proposta dell’Ufficio scolastico provinciale per l’anno 2009-2010 che prevede, per effetto della recente riforma, la riduzione dell’organico in forza all’Itis Alessandro Volta. Secondo quanto hanno denunciato i rappresentanti sindacali unitari dell’istituto scolastico, la riduzione dell’organico provocherebbe il taglio ulteriore di due classi seconde, una per la sede di Tivoli e una per la sede di Guidonia, e l’eliminazione della terza classe a indirizzo articolato elettrotecnico-elettronico, oltre all’aumento del numero degli studenti nelle altre classi, anche in presenza di alunni diversamente abili.

“Siamo pienamente d’accordo con gli studenti, i genitori, i rappresentanti sindacali e gli insegnanti dell’istituto – ha aggiunto il Sindaco - e insieme ad essi chiediamo con forza AL Ministro Gelmini, al Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Lazio e all’Ufficio organici dell’Ufficio scolastico provinciale di Roma di modificare la proposta, mantenendo inalterati gli attuali livelli dell’organico, il numero delle classi e gli indirizzi dell’istituto. Tra l’altro gli studenti di Tivoli o dei comuni limitrofi della Valle dell’Aniene che hanno già scelto l’indirizzo elettronico sarebbero costretti a rinunciare oppure  a spostarsi altrove con notevoli disagi per continuare i propri studi. I tagli proposti avrebbero anche degli effetti sul futuro lavorativo dei nostri giovani: sono molti infatti i ragazzi tiburtini che, dopo aver frequentato l’istituto Volta, hanno trovato lavoro nel campo dell’elettronica, anche nelle aziende del polo tecnologico tiburtino. Crediamo pertanto che questa proposta vada nella direzione sbagliata. Noi vogliamo che nella nostra città i servizi primari per i cittadini come la scuola siano aumentati e migliorati non tagliati o ridotti”.

 

 
 
 

Econews

Post n°278 pubblicato il 26 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Roma.

Bonelli: Alemanno pensi a fare pulire la citta’ e non alla Formula 1

25 maggio 2009

"Non vi e' dubbio che la citta' di Roma e' piu' sporca e che i giardini urbani sono abbandonati. Il sindaco Alemanno ha gravi responsabilita' perche' un anno di governo e' piu' che sufficiente per garantire la pulizia di giardini e cassonetti dell'immondizia che in questi giorni sono stracolmi con sacchi di immondizia in mezzo la strada. Vi sono giardini pubblici , frequentati da bambini in cui la pulizia viene effettuata raramente e in cui l'immondizia e' sovrana'. Lo afferma in una nota Angelo Bonelli dei Verdi. 'Nei prossimi giorni invieremo al sindaco Alemanno un dossier fotografico sulla situazione del verde pubblico che in un anno e' peggiorato come e' peggiorata la raccolta dei rifiuti nella citta'. Al di la delle prese di posizioni di Berlusconi che ha abituato gli italiani a dichiarazioni contraddittorie e a repentini cambi di posizione nell'arco di poche ore, la citta' di Roma si trova in una situazione peggiorata e questa situazione va fermata. Il sindaco Alemanno si occupi a far pulire la citta' invece di impegnarsi su inutili grandi eventi come la formula uno'.

 
 
 

Econews

Post n°277 pubblicato il 26 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Europee.

Francescato: in Italia emergenza democratica

"In Italia 'c'e' un'emergenza democratica forte. Lo ha detto Grazia
Francescato, portavoce nazionale dei Verdi, a Genova per la
presentazione della candidata alle europee di sinistra e Liberta'.
Abbiamo scelto di unire queste due parole - ha osservato Francescato
- perche' la parola liberta' oggi e' sotto sequestro da parte del
centrodestra. La liberta' deve tornare a casa, ovvero a sinistra'.
Per Francescato, la liberta' deve essere 'nella responsabilita'.
Quella del pdl e' una liberta' infantile che delega all'uomo forte. E
per questo posso dire che in Italia c'e' emergenza democratica
forte'. Proprio per questo stato di emergenza democratica,
Francescato propone 'la promozione di uno stato di coscienza
collettiva'. Secondo la portavoce nazionale dei Verdi, in Italia oggi
'c'e' un impoverimento culturale senza il quale Berlusconi non esisterebbe'.

Lavoro.

Francescato: Sacconi parli della situazione precari con Brunetta

"Va bene quello che dice Sacconi sulla moratoria per i precari della
pubblica amministrazione, ma noi invitiamo il ministro a parlare
direttamente con il suo collega Brunetta: oltre alla caccia ai
fannulloni, si preoccupi di stabilizzare i precari'. Lo ha detto
Grazia Francescato, portavoce nazionale dei Verdi, a Genova per la
presentazione della candidata alle Europee di sinistra e Liberta'.

Ambiente.

Biodiversita' in declino in tutto il pianeta

La biodiversita' e' in declino in tutto il pianeta. La perdita degli
habitat naturali rappresenta la minaccia piu' grave per i rettili
come per gli anfibi che popolano il continente europeo. Altre minacce
provengono dai cambiamenti climatici, dall'inquinamento e dal
propagarsi delle specie esotiche invasive. L'Unione europea si e'
impegnata ad arrestare la perdita di biodiversita' entro il 2010 e a
mettere in atto un Piano di azione europeo sulla biodiversita' per
tradurre in realta' tale impegno. Il mese scorso, prima la Carta di
Siracusa approvata al G8 Ambiente organizzato sotto la presidenza
italiana del G8 dal ministero dell'Ambiente - 24 azioni - poi il
Messaggio da Atene - articolato in otto punti - hanno sottolineato la
necessita' di intensificare gli sforzi per arrestare la perdita
mediante la messa a punto di misure quali il rafforzamento della
sensibilizzazione del pubblico circa l'importanza del problema, la
concessione di finanziamenti piu' consistenti e l'integrazione in
modo piu' rigoroso gli aspetti attinenti alla biodiversita' in altri
ambiti politici. Contribuiscono alla rilevazione sullo stato di
salute della biodiversita' le cosiddette Liste Rosse Europee,
elaborate dall'Iucn, che costituiscono un quadro di classificazione
delle specie in base al loro rischio di estinzione. Le specie
minacciate sono quelle classificate come gravemente minacciate di
estinzione, minacciate di estinzione e vulnerabili.

 
 
 

ECONEWS

Post n°276 pubblicato il 25 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Berlusconi.

Cento: e' emergenza democratica serve opposizione comune

 

"C'e' un'emergenza democratica che richiede un'opposizione comune di tutte le forze del centro sinistra dentro e fuori dal Parlamento. La proposta lanciata nei giorni scorsi da Sinistra e Liberta' per un incontro di tutte le forze di opposizione andava proprio in questa direzione". Lo dichiara Paolo Cento di Sinistra e Liberta' che aggiunge: "Quelle proposte da Berlusconi sono delle vere e proprie controriforme, evidentemente strumentali, che mirano a stravolgere la Costituzione. Pd ed Idv la smettano di litigare per sottrarsi vicendevolmente qualche voto, siano consapevoli di aver svolto un'opposizione debole dentro al palazzo e rispondano all'iniziativa di Sinistra e Liberta', che sta fuori dal palazzo - ha concluso Paolo Cento -. Ormai e' del tutto evidente che le opposizioni parlamentari sono largamente insufficienti".

Mills.

Riunire tutte opposizioni, parlamentari e non

 

"Bisogna riunire tutte le opposizioni sia quelle che stanno in Parlamento sia quelle che stanno fuori. La proposta fatta ieri da Nichi Vendola richiede a tutte le forze politiche di opposizione al centro destra di trovare un'intesa e di confrontarsi al piu' presto di fronte ad una vera e propria emergenza democratica". Lo ha dichiarato Paolo Cento di Sinistra e Liberta' che aggiunge: "In questi mesi, infatti, le opposizioni parlamentari si sono dimostrate largamente insufficienti. L'unica cosa che non si puo' fare - conclude Cento - e' riaprire un teatrino tra PD ed IDV che porta a divisioni all'interno del centro sinistra e ad un'incapacita' di contrastare Berlusconi che in Parlamento gode di una solida maggioranza in grado di metterlo a riparo da qualsiasi mozione di sfiducia".

 
 
 

L’Ispra e quei controlli da mettere a tacere

Post n°275 pubblicato il 22 Maggio 2009 da verdi.tivoli

 L’incredibile vicenda dell’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale. Fondato la scorsa estate, è ancora senza Statuto ma già si parla di smantellarlo. —

Tra i tanti proclami del governo, sempre così attento alla comunicazione, spicca al momento l’assenza di idee chiare sull’ambiente. In particolare, a essere ignorato è il delicato ambito dei controlli e della vigilanza necessari a preservare i nostri ecosistemi e la salute dei cittadini. Emblematico ciò che è accaduto nell’ultimo anno in primo luogo ad Apat, ora trasformato in Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e accorpato con i più piccoli Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare) e Infs (Istituto nazionale per la fauna selvatica).

L’Ispra non ha ancora uno Statuto, che tarda ad arrivare nonostante i commissari nominati dal ministro Prestigiacomo, che dovrebbero gestire soltanto l’ordinaria amministrazione, siano lì ormai da quasi un anno. La mancanza di uno Statuto non impedisce di conoscere i compiti dell’Istituto, ereditati dagli enti confluiti: in particolare, l’ex Apat svolgeva fondamentali funzioni di controllo nell’ambito di temi come, tra gli altri, rifiuti, nucleare e qualità dell’ambiente urbano, mentre l’Icram aveva responsabilità per tutto ciò che riguarda i nostri mari.

Proprio il rapporto rifiuti, da sempre uno dei fiori all’occhiello dell’agenzia governativa, quest’anno è stato pubblicato con oltre tre mesi di ritardo. Invece che a Natale, si è arrivati quasi a Pasqua, senza l’usuale conferenza stampa di presentazione e con un comunicato stampa assai stringato, pieno di dati rassicuranti che non sfioravano le zone “ad alto rischio”, come Campania e Sicilia. Del resto, la cosiddetta soluzione del problema rifiuti a Napoli è stato il vanto di questo governo e la Sicilia è feudo elettorale del Pdl e del ministro Prestigiacomo.

Non si è parlato nemmeno di Sardegna, nonostante i grandi risultati sulla differenziata raggiunti dalla precedente giunta regionale di centrosinistra. I dati sono usciti solo a marzo: dopo la campagna elettorale. Sul nucleare, da tempo l’Ispra è tenuta alla regola del silenzio, imposto dal ministero, diventato tombale dopo l’approvazione al Senato del disegno di legge 1441 che istituisce una nuova Agenzia per il nucleare dove confluirà anche il dipartimento dell’Istituto.

Certo, questa è una situazione temporanea, anche se all’interno di Ispra si sussurra di “commissari liquidatori” e i sindacati sottolineano come il ministero parli di «convenzione quadro» con l’Istituto ma stia nicchiando su Statuto e regolamento. In realtà, la voce più insistente è che l’Ispra un futuro non ce l’abbia ma sia destinata a essere smembrata dopo il possibile addio della Prestigiacomo al dicastero.

Oltre al settore nucleare, se ne andrebbe il Servizio geologico d’Italia, che tornerebbe sotto la presidenza del Consiglio, mentre il resto sarebbe trasformato in un dipartimento del dicastero o finirebbe addirittura sotto il ministero delle Infrastrutture (il quale svolgerebbe così la duplice funzione di controllore e di controllato), nel caso in cui si decidesse di cancellare l’Ambiente.

Del resto, la Prestigiacomo non ama parlare di Ispra: risponde picche, da mesi, alle richieste di incontro dei sindacati, e di recente al Forum pubblica amministrazione ha “dato buca” all’assemblea dei direttori generali delle Arpa (le Agenzie regionali per l’ambiente), mettendo in imbarazzo perfino i compassati e istituzionali “commissari liquidatori”.

 
 
 

Econews

Post n°274 pubblicato il 22 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Berlusconi.

Francescato: Napolitano intervenga
per arginare cortocircuito istituzionale e democratico

“Di patologico in Italia c’e’ soprattutto Silvio
Berlusconi. E’ evidente che ormai siamo ad un
passo dal regime con un Presidente del Consiglio
che attacca contemporaneamente sia il potere
giudiziario che quello legislativo”. Lo ha
dichiarato Grazia Francescato di Sinistra e
Liberta’ e Portavoce nazionale dei Verdi
commentando le dichiarazioni di Silvio Berlusconi
all’Assemblea di Confindustria. “Berlusconi dopo
essersi scelto i parlamentari vuole scegliersi
anche i giudici e mettersi definitivamente al di
sopra della legge - ha concluso la Francescato -.
Ci auguriamo che il Presidente della Repubblica
intervenga al piu’ presto per arginare quello che
prima ancora che essere un cortocircuito
istituzionale e’ un cortocircuito democratico”.

Danimarca.

Verdi chiedono a ministro Zaia di
intervenire per bloccare strage di cetacei


“Il 19 gennaio 2006 il Senato approvo’ una
mozione da me presentata riguardante il divieto
di caccia alle balene - ha dichiarato Sauro
Turroni, candidato per i Verdi a presidente della
provincia Forli’ – Cesena – e con particolare
sgomento ho preso visione della barbara strage di
cetacei appena compiuta alle isole Faroe, un
territorio che fa parte politicamente della
Danimarca. Il nostro paese, grazie ai Verdi, e’
sempre stato all’avanguardia a livello
internazionale nella battaglia in corso
all’interno della commissione baleniera (IWC) per
la moratoria alla caccia a questi meravigliosi
animali che continuano ad essere minacciati dalle
flotte baleniere di due paesi, il Giappone e la
Norvegia, a cui si e’ aggiunta recentemente
l’Islanda. La mozione, in particolare, impegnava
il nostro governo ad ad intraprendere passi
ufficiali in tutte le sedi internazionali
opportune al fine di ottenere dal Giappone ( le
cui baleniere stavano allora operando addirittura
all'interno della zona naturale protetta del
Trattato antartico) l'immediata cessazione di
ogni attivita’. Inoltre il governo veniva
impegnato ad agire, in ogni sede internazionale,
per evitare che la caccia alla balene effettuata
con vari pretesti da Norvegia, Giappone e Islanda
si traducasse, come gia’ accaduto, anche in una
parallela strage di pesce, danneggiando le
normali attivita’ di pesca e ad assumere
l'iniziativa al fine di promuovere l'istituzione
di una rete di aree marine protette con
l'obiettivo di coprire una superficie pari ad
almeno il quaranta per cento degli oceani; E’
necessario attivarsi immediatamente perche’ il
governo assuma ogni opportuna iniziativa per
porre fine alla strage in atto in un paese
europeo , strage barbara, crudele, immotivata. Ho
rivolto oggi stesso un appello il ministro Zaia,
competente per materia, perche’ si attivi
immediatamente. Sono certo che non si sottrarra’
alla richiesta che proviene anche da tutto il
mondo ambientalista, ben conoscendo la storica e
positiva posizione del suo ministero a questo
proposito. L’ho anche invitato a visitare il
santuario dei cetacei del mar Ligure, istituito
con una legge che porta la mia firma, perche’
possa comprendere meglio da vicino la bellezza di
questi straordinari mammiferi marini e valutare la barbarie in atto”.
 

 
 
 

Econews

Post n°273 pubblicato il 21 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Rai.

Francescato: nomine per informazione schiava di Berlusconi

21 maggio 2009

"Fare le nomine in questo modo, frettolosamente, prima delle elezioni, considerando non il fatto che la Rai e' un servizio pubblico e quindi richiederebbe l'esigenza di vederlo garantito assieme al pluralismo e alla correttezza dell'informazione, ma avendo invece di mira solo un'informazione schiava e prona ai desideri del premier, e' il segno che si e' veramente toccato il fondo'. Lo ha detto la portavoce dei Verdi Grazia Francescato, a Firenze, a margine dell'incontro di presentazione dei capolista di sinistra e Liberta' alle elezioni europee, commentando il primo pacchetto di nomine ai vertici di viale Mazzini deciso dal governo e sottoposto ieri al vaglio del cda della Rai.

Caccia.

Frassoni: fermato il tentativo di blitz della Lega

21 maggio 2009

Ieri la Camera ha stralciato dalla legge Comunitaria 2008 l'articolo 16 relativo agli adeguamenti della legge 157/92 sulla caccia. La decisione che ha visto un accordo bipartisan ha permesso di evitare lo stravolgimento della norma da parte di alcuni emendamenti presentati dalla Lega e volti a liberalizzare in modo indiscriminato la caccia. "Ancora una volta le associazioni ambientaliste e animaliste si sono dovute mobilitare per evitare l'ennesimo tentativo di imporre ad un paese a larghissima maggioranza anticaccia la volonta' di una piccola accanita minoranza - ha dichiarato Monica Frassoni, capolista di Sinistra e Liberta' per il Nord Ovest, e presidente dei Verdi/ALE al Parlamento Europeo. Se con il voto di ieri si e' riusciti a scongiurare una catastrofe per la nostra fauna resta il fatto che il regime di regolamentazione nazionale e regionale sulla caccia contiene deroghe in contrasto con quanto prevede la direttiva europea sugli uccelli selvatici. L'Italia" aggiunge l'eurodeputata " e' stata gia' condannata una volta dalla Corte Europea di Giustizia e restano aperte ben tre procedure d'infrazione riguardo ad altrettanti regolamenti regionali. La vittoria di oggi" conclude l'esponente di Sinistra e Liberta' "non deve farci abbassare la guardia contro i continui tentativi di permettere ad alcuni irresponsabili di trasformare il nostro paese in un tiro a segno. Spero che la creazione di un tavolo tecnico permetta la rapida definizione di una regolamentazione seria della caccia ed in linea con quanto ci chiede l'Europa".

Discarica di Chiaiano.

Frassoni: la vicenda non e' chiusa per la Commissione

21 maggio 2009

Nonostante la solita propaganda, la vicenda di Chiaiano non e' per nulla chiusa. Resta sotto la lente della Commissione il ricorso relativo ai criteri di localizzazione e alle modalita' di realizzazione della discarica e alla loro non conformita' con quanto prescritto dalla direttiva "discariche di rifiuti" (1999/31CE). Monica Frassoni, capolista di Sinistra e Liberta' per il Nord Ovest, e Presidente dei Verdi/ALE al Parlamento Europeo ha dichiarato: "Capisco l'entusiasmo della struttura tecnica del sottosegretario di governo per l'emergenza rifiuti che non ha tardato ad informare i mezzi d'informazione dell'avvenuta archiviazione del ricorso sulla presenza di amianto nel sito della discarica (si veda ANSA del 14 maggio u.s.). Sarebbe apprezzabile lo stesso zelo nell'informare i cittadini di come e' stato trattato l'amianto rinvenuto e soprattutto del fatto che i servizi della Commissione europea mantengono aperto il ricorso in merito alla localizzazione della discarica di Chiaiano e alle modalita' con cui e' stata realizzata, come confermato il 15 maggio u.s. dal Commissario Dimas in risposta ad una mia interrogazione. La Commissione e', infatti, in possesso delle relazioni tecniche dei Professori Medici ed Ortolani dell'Universita' di Napoli che evidenziano la non corretta realizzazione delle opere in termini di stabilita' delle pareti e di permeabilita' del fondo per non parlare dei problemi relativi alla scelta della selva di Chiaiano per realizzare un sito di raccolta dei rifiuti".

 
 
 

Econews

Post n°272 pubblicato il 20 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Caccia.

Bonelli: barbarie Lega ci porta fuori Europa

20 maggio 2009

Gli emendamenti della Lega sulla caccia "sono una vera e propria dichiarazione di guerra contro il patrimonio faunistico e ambientale del nostro paese e sono alimentati da una cultura della violenza che li porta ad autorizzare a mettere un fucile nelle mani di un sedicenne quando a quell'eta' non si puo' guidare una macchina". Cosi' Angelo Bonelli, dei Verdi. Insomma, "una vera e propria barbarie che porta l'Italia fuori dall'Europa" Dire che quegli emendamenti "sono vergognosi e' poco, con quelle modifiche vengono calpestate anni di conquiste ambientali e l' Italia viene di fatto portata fuori dell'Europa - dice Bonelli - di fronte ad una barbarie di questo tipo chiediamo che questi emendamenti che massacrano letteralmente gli animali del nostro paese vengano bocciati".

G8 universita’.

Cento: basta con vertici inutili e dannosi

20 maggio 2009

"La cronaca del vertice G8 sull'Universita' a Torino conferma la necessita' di una vera e propria campagna di mobilitazione dell'opinione pubblica per l'annullamento del vertice dei ‘Grandi' previsto a L'Aquila nel mese di luglio come di tutti gli altri incontri intermedi come quello di Roma a fine maggio". Lo scrive Paolo Cento di Sinistra e Liberta' in un editoriale pubblicato oggi sul quotidiano ecologista Terra. "Le ragioni sono semplici e tutt'altro che ideologiche. Innanzi tutto il governo di centro destra non e' in grado di garantire il libero svolgimento delle manifestazioni di protesta; ancora una volta, nonostante la mattanza in stile cileno di Genova 2001, si ripropongono zone rosse, militarizzazione del territorio, cariche indiscriminate nei confronti di studenti come e' accaduto a Torino - spiega Cento nel suo editoriale -. L'Italia anziche' essere vetrina di democrazia si mostra al mondo come un luogo in cui prevale la gestione militarista dell'ordine pubblico e vane sono risultate, negli anni passati, le denunce di importanti organismi internazionali come Amnesty International. Vi e' poi una ragione anch'essa tutta italiana: i costi enormi di questi vertici. Il G8 a L'Aquila ci costera' decine di milioni di euro in aggiunta ai 400 milioni di euro circa, gia' preventivati per la prima sede prescelta (la Maddalena in Sardegna) - ha concluso Cento -. A L'Aquila centinaia di uomini e donne delle forze dell'ordine, della protezione civile, della sicurezza privata verranno distolti dai loro compiti principali, in un'area dove ancora c'e' l'emergenza, per garantire la riuscita del G8".

 
 
 

Econews

Post n°271 pubblicato il 19 Maggio 2009 da verdi.tivoli

G8 universita’.

Frassoni: cariche ingiustificate e fuori luogo

 

"Le cariche contro gli studenti a Torino sono assolutamente ingiustificate e fuori luogo". Lo ha dichiarato Monica Frassoni, capolista di Sinistra e Liberta' per il nord ovest e presidente dei Verdi al Parlamento Europeo che spiega: "Si trattava, infatti, di una piccola manifestazione, con incidenti limitati. Non e' possibile che si decida di caricare avendo di fronte poco piu' di cento studenti. Cosi' non si fa altro che soffiare sul fuoco delle tensioni sociali che l'Italia, e l'Europa, attraversano. In questi giorni faccio base a Torino - ha aggiunto la candidata di Sinistra e Liberta' - dove ho visto un campeggio di ragazzi colti e impegnati, con cui mi sono confrontata, e una citta' che vive normalmente coi suoi problemi, che non sono certo quelli del G8 dei rettori. La chiusura di Palazzo Nuovo e il pattugliamento del Po ad opera di motoscafi della polizia (mentre si e' impedito ai canoisti di remare normalmente) sono il risultato di una psicosi non si sa quanto superficiale - ha concluso la Frassoni -. Forse bisognerebbe superare definitivamente l'egida lugubre del G8 per trovare forme e sedi di confronto internazionale molto piu' serie. A cominciare proprio dall'Unione Europea".

G8. Cento:

con cariche Torino Governo vuole creare clima tensione

 

"Quanto sta accadendo a Torino e' grave ed inaccettabile e sembra riproporre la volonta' del governo di centro destra di ricreare un clima di repressione e tensione, gia' sperimentato negli anni passati durante le manifestazioni anti G8". Lo ha dichiarato Paolo Cento di Sinistra e Liberta' commentando le cariche delle forze dell'ordine sui manifestanti dell'Onda. "Il ministro Maroni fermi immediatamente le repressioni in atto che stanno colpendo indiscriminatamente centinaia di manifestanti e consenta lo svolgimento le manifestazioni gia' programmate - ha aggiunto Cento -. I vertici del G8 di fine maggio a Roma e quello di luglio a L'Aquila devono essere immediatamente annullati. Il ministro dell'interno - ha concluso Cento - predisponga immediatamente tutti i mezzi per individuare i responsabili della vera e propria aggressione di una banda neonazista avvenuta nel treno Napoli-Torino ai danni di un giovane a cui, dopo il linciaggio, e' stata incisa una svastica sul braccio".

 
 
 

Econews

Post n°270 pubblicato il 18 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Immigrazione.

Francescato: mi vergogno di essere italiana

“In questo momento, mi vergogno di essere
italiana'. A dirlo e' stata la leader dei Verdi
Grazia Francescato, incontrando i giornalisti a
margine di una iniziativa elettorale a Rende,
parlando dei temi dell'immigrazione. 'Quando i
giornalisti stranieri - ha aggiunto - mi chiedono
come sia possibile che in Italia stia succedendo
tutto questo, rispondo loro dicendo che il
problema non e' Berlusconi, ma il popolo che
segue Berlusconi, approvandone ogni azione. Quel
popolo che si comporta come Berlusconi. Questo lo
trovo terribile. Viviamo un periodo storico - ha
sostenuto Grazia Francescato - di forte
decadentismo in cui il livello etico-morale si e'
abbassato in maniera preoccupante. Mi dispiace
constatare che anche il Pd si comporta come il
Pdl e fa di tutto per somigliargli sempre piu'.
Un partito che, specie sui temi ambientali,
predica bene e razzola male. E' per questo che
anche in queste competizioni elettorali temiamo
calino ancora. E' un disastro. Noi di sinistra e
liberta', siamo minoranza della minoranza, ma in
grande crescita. Siamo la sinistra del nuovo
millennio che mette insieme i temi del lavoro e
dell'ambiente. In Europa - ha concluso Grazia
Francescato - abbiamo 12 europarlamentari che
sono tra quelli piu' attivi e presenti. Basti
pensare che il record di frequenza nel parlamento
Europeo, appartiene ad un Verde. Chiediamo ai
cittadini di sostenerci di far ritornare in
Europa donne e uomini di qualita' e non veline e ballerine'.


Immigrazione.

Bonelli: Governo si scusi con Onu

“Fascista era e fascista e' rimasto l'on. Ignazio
La Russa, che in linea con il 'me ne frego' di
memoria mussoliniana, oggi dichiara che l'Unhcr
'non conta un fico secco' '. Lo afferma Angelo
Bonelli, esponente dei Verdi. 'Un'offesa all'Onu
- prosegue Bonelli - che viene da un ministro
della Repubblica che non ha mai rotto con il suo
passato e che non si lascia mai sfuggire
occasione per ricordarcelo pubblicamente. Non
esiste nessun governo democratico al mondo che
consente ad un proprio ministro di offendere
l'Onu. Le parole del ministro La Russa sono
gravissime - conclude Bonelli - e a questo punto
sono necessarie le scuse immediate di tutto il Governo'.

 
 
 

LE VERITA' DEL CAVALIERE

Post n°269 pubblicato il 15 Maggio 2009 da verdi.tivoli

La monnezza scomparsa della Campania?
E' finita nella discarica di Ferrandelle

Una squadra di attivisti di Legambiente è riuscita a compiere un sopralluogo a Ferrandelle, una località che si trova tra i comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise. Ecco le immagini e il servizio che documentano come i rifiuti scomparsi dalle città della Campania siano tenuti 'sotto sorveglianza' in una grande discarica a cielo aperto, in un'area completamente recintata. L'area, dichiarata sito di interesse strategico nazionale e strettamente vigilata, era stata confiscata al boss Francesco Schiavone, detto Sandokan. Doveva diventare una fattoria, invece è stata requisita dal Commissario straordinario per i rifiuti. E ora ospita, secondo le stime di Legambiente, almeno un milione di metri cubi di rifiuti indifferenziati
di Raffaele Sardo

GUARDA FOTO La montagna di rifiuti di Ferrandelle | Il VIDEO

Sono finiti a Ferrandelle i rifiuti scomparsi dalle città della Campania. Una località che si trova tra i comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise. Sono tenuti sotto stretta sorveglianza in un'area completamente recintata di diversi ettari. Nessuno si può avvicinare più di tanto perché tutto il perimetro è stata dichiarato sito di interesse strategico nazionale e c’è una vigilanza molto attenta che allontana tutti quelli che cercano di guardare più da vicino.


Ieri notte una squadra di attivisti di Legambiente, guidati dal direttore dell’associazione ambientalista, Raffaele Del Giudice, sono arrivati sul posto per fare “un sopralluogo”. “Ci sono montagne di rifiuti ammassate senza alcun controllo sui possibili danni sanitari e ambientali – spiega Del Giudice – mentre continua ad arrivare quotidianamente la monnezza da ogni parte della Campania”. L’area dove sono depositati i rifiuti fu sequestrata al boss Francesco Schiavone, Sandokan, ed affidata al Consorzio Agrorinasce per farne una fattoria di prodotti tipici. Ma, nonostante l’avvio dei primi lavori per dare vita all’iniziativa, il terreno fu requisito in piena emergenza rifiuti.

I sindaci di Santa Maria La Fossa e Grazzanise, poco più di un anno fa, guidarono una clamorosa protesta alla testa delle popolazioni locali. Dopo un braccio di ferro con il Commissario per l’emergenza rifiuti, diedero il via libera alla costruzione di due piazzole che dovevano “ospitare” all’incirca 90 mila metri cubi di rifiuti. Ma in via temporanea e con l’impegno a bonificare il sito entro breve tempo. “Qui ce ne sono almeno un milione di metri cubi di rifiuti – spiega il professor Stefano Tonziello, di Legambiente - e continuano a crescere giorno dopo giorno, perché l’emergenza non è finita, ma è stata solo spostata dalle città.



Qui arrivano rifiuti “tal quale”, cioè senza essere selezionati a monte. E dunque non potranno mai essere bruciati nell’inceneritore di Acerra. Inceneritore che, peraltro, ora è in pieno collaudo e per vederlo operativo se ne parlerà almeno tra sei mesi.” Nell’area tutt’intorno vi sono caseifici, allevamenti di bufale, campi coltivati a foraggio, pescheti, ortaggi, fragole, irrigati con le falde acquifere inquinate. Poco più in là, vi sono almeno altre sei discariche. Qualcuna dismessa, ma non morta definitivamente. “Forse il vero miracolo di Berlusconi – aggiunge Tonziello – è quello di aver messo a tacere tutto e tutti. Qui, lasciatemi usare il paradosso, è tutto fuorilegge per legge. Se queste cose le avessero fatte i privati, si sarebbero aperte sicuramente le porte del carcere.

Tenere in questo modo i rifiuti è da criminali. Senza considerare che tra poco con l’arrivo della stagione calda, tutt’intorno l’aria sarà irrespirabile, ma ci sarà anche un pericolo sanitario immediato per la salute delle persone”. Non lontano da qui, a Santa Maria La Fossa, dovrebbe sorgere anche l’altro inceneritore previsto in Campania. Nei campi intorno a Ferrandelle, intanto, la vita scorre come sempre: I contadini sui trattori, gli immigrati nei campi a lavorare, il foraggio che cresce rigoglioso, il percolato che continua a scorrere nella falda acquifera e le montagne di rifiuti che continuano a crescere.

(12 maggio 2009)

 
 
 

Lazio. Zaratti: dati bocciano centrali nucleari in regione

Post n°268 pubblicato il 15 Maggio 2009 da verdi.tivoli

"L'approvazione del Decreto Sviluppo che sblocca il nucleare in Italia e il rapporto delle associazioni ambientaliste circa la localizzazione dei siti per le centrali nucleari tracciano un quadro preoccupante per la nostra Regione". Lo afferma Filiberto Zaratti, assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio. "Dall'incrocio dei dati derivati dalla vecchia mappa dei siti del Cnen nel 1979, con quella dell'Enea sulla vulnerabilita' delle aree costiere ai cambiamenti climatici, e con quelle relative al rischio sismico - prosegue Zaratti - appaiono a rischio di allagamento e sismico le zone attorno a Montalto di Castro sulle quali, pero', sono da giorni concentrate le attenzioni dell'industria nucleare, come dimostra la recente visita del Presidente di Edf (Elecrticite' de France) all'interno della Centrale di Montalto". "I dati diffusi dalle associazioni - continua Zaratti - che si sono limitate a incrociare mappe tematiche di enti sicuramente al di fuori del dibattito odierno sul nucleare, dimostrano che su Montalto ci sono problemi non indifferenti e che il sito non e' idoneo a ospitare un impianto nucleare anche in ragione del fatto che sorge a 90 Km dal centro di Roma e si trova costantemente sottovento. Capisco l'interesse dell'industria nucleare per il sito di Montalto, dove sono presenti opere come le prese a mare per il raffreddamento dei reattori nucleari, la rete elettrica di distribuzione da 3.300 MWe e una grande via di comunicazione come l'Aurelia che potrebbe essere utilizzata, ogni due anni per 60 anni, per trasportare il carburante radioattivo dei due reattori Epr da 1.650 MWe, ma si tratta di ragioni squisitamente industriali che non possono essere la priorita', rispetto alla salute e alla sicurezza dei cittadini, specialmente quando si parla di impianti destinati a durare, nelle intenzioni delle aziende energetiche oltre un secolo". "Oltre a Montalto il rapporto giudica adatta alle centrali nucleari la zona interna in Provincia di Viterbo a sud del Tevere nell'affluenza tra Magliano Sabina e Orte, mentre mette l'Alto Lazio anche tra i candidati per il deposito nazionale definitivo delle scorie nucleari. Tutto cio' e' un peso che il nord del Lazio, gia' provato dal polo energetico di Civitavecchia, non puo' sostenere. La Regione in materia di energia ha fatto scelte diverse. L'opzione nucleare - conclude Zaratti - infatti, non e' prevista nel Piano energetico regionale che ha fatto propri gli obiettivi europei al 2020 e la strada tracciata per la nostra Regione e' quella dell'efficienza energetica e delle rinnovabili".

 
 
 

Più ronde e manganelli per tutti

Post n°267 pubblicato il 15 Maggio 2009 da verdi.tivoli

 

 

Primo sì dal centrodestra alla legge sulla cosiddetta sicurezza: introdotte le ronde, il reato di immigrazione clandestina ed esclusi gli immigrati dai servizi pubblici. Francescato: "Napolitano non firmi la legge, giusto parlare di deriva razzista"

Roma - Il centrodestra ha dato il primo via libera alla Camera al ddl sicurezza. Al si' sul testo, su cui il governo ha calato tre fiducie di fila e che ora passa al Senato, si e' arrivati dopo un dibattito caratterizzato da un duro scontro tra opposizione da una parte e maggioranza e governo dall'altra.

Il testo introduce il reato di immigrazione clandestina, esclude gli immigrati da alcuni servizi pubblici e anche le ronde, su cui il ministro Maroni ha detto che sono già pronti i decreti attuativi che presto saranno presentati nelle commissioni parlamentari competenti. I leghisti hanno parlato di ''promessa mantenuta agli elettori'', uno spartiacque ''tra chi le cose le fa e chi invece non le fa''. Il ministro dell'Interno Maroni ha interrotto il leader del Pd Franceschini, reo secondo il responsabile del Viminale di dire "falsità".

L'opposizione in Parlamento ha attaccato lo stesso: "Avete impedito di fatto il matrimonio tra irregolari, avete di fatto reso impossibile l'iscrizione all'anagrafe di bambini di genitori non in regola, bambini invisibili''.

Immediato il commento dei Verdi e di Sinistra e Libertà: "Chiediamo al Presidente della Repubblica - ha detto Grazia Francescato, portavoce dei Verdi - se il Senato dovesse confermare il testo approvato dalla Camera, di non firmare una legge che introdurrebbe, a colpi di fiducia, norme razziste, che sono fuori dal dettato costituzionale e dalle convenzioni internazionali".

Francescato ha aggiunto di essere "perfettamente d'accordo con il presidente Napolitano sulla retorica xenofoba che si sta diffondendo nel Paese: quanto accaduto negli ultimi giorni dimostra con ogni evidenza non solo che Berlusconi ha portato il razzismo al governo ma che il nostro Paese è ormai fuori da tutte le leggi internazionali. L'Unico respingimento da fare è quello contro le ingiuste norme del governo e contro le deportazioni dei migranti in Libia, criticate dall'Unhcr, dall'Onu e anche dal Vaticano".

Proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla "deriva razzista" del centrodestra e del governo Verdi e Sinistra e Libertà hanno promosso un sit davanti a Montecitorio, scandendo slogan tipo: ''Leggi razziali, leggi criminali''; ''Io non ho fiducia nella vostra sicurezza''; ''Ronde e manganelli, barbarie fai da te''.

''Il governo di destra - ha detto Francescato - ci sta mettendo fuori dal quadro internazionale. Stiamo premendo sull'acceleratore dell'imbarbarimento e questo ci spaventa molto. Non si fa una politica positiva verso l'immigrazione con queste leggi vergognose. I flussi dovrebbero essere governati con una normativa comune dalla Ue. Cosi' invece non e'. La Ue dovrebbe avere piu' attenzione e collaborazione con i paesi piu' esposti ai flussi immigratori''.

Per Franco Giordano, ex segretario del Prc, ''colpisce drammaticamente la situazione di illegalita' nella quale Silvio Berlusconi sta mettendo il nostro paese, come dimostrano le giuste proteste dell'Onu, della Chiesa e dell'Unione Europea''. ''Bisogna combattere - dice ancora Giordano - la clandestinita', non i clandestini. Gli irregolari non vanno criminalizzati, come il Pdl sta facendo, ma vanno aiutati a vivere una vita regolare''.

Anche per Giovanni Berlinguer ''l'unione europea non si e' mossa in modo soddisfacente per sostenere i paesi verso i quali maggiore e' la pressione migratoria. Ci sono molti sbandamenti e differenze che dovrebbero essere corrette''. Duro il suo giudizio sulle misure del governo Berlusconi:''Si tratta di norme disumane ed inefficaci, tanto piu' inutili poiche' che ci sono paesi europei che hanno molti piu' immigrati clandestini di noi''.

Al podio oratorio si sono avvicendati anche il regista Mimmo Calopresti, il comico Dario Vergassola e l'attore Moni Ovadia. Quest'ultimo ha letto un brano antirazzista dello scrittore austriaco ebreo Joseph Roth. Per Ovadia il decreto sicurezza del governo Berlusconi ''e' un atto di vigliaccheria''.

 
 
 

Econews

Post n°266 pubblicato il 15 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Ddl sicurezza. Francescato: Napolitano non firmi se Senato conferma testo

"Siamo perfettamente d'accordo con il presidente Napolitano sulla
retorica xenofoba che si sta diffondendo nel Paese. Per questo
chiediamo al Presidente della Repubblica, se il Senato dovesse
confermare il testo approvato dalla Camera, di non firmare una legge
che introdurrebbe, a colpi di fiducia, norme razziste, che sono fuori
dal dettato costituzionale e dalle convenzioni internazionali". Lo ha
dichiarato Grazia Francescato di Sinistra e Liberta' e Portavoce
nazionale dei Verdi commentando le dichiarazioni del Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano. "Quanto accaduto negli ultimi giorni
negli ultimi giorni dimostra con ogni evidenza non solo che
Berlusconi ha portato il razzismo al governo ma che il nostro Paese
e' ormai fuori da tutte le leggi internazionali - ha concluso la
Francescato -. L'Unico respingimento da fare e' quello contro le
ingiuste norme del governo e contro le deportazioni dei migranti in
Libia, criticate dall'Unhcr, dall'Onu e anche dal Vaticano".

Terremoto. Verdi: dotare di tetti fotovoltaici le nuove case

Dotare gratuitamente di tetti fotovoltaici tutte le nuove case che
verranno ricostruite in Abruzzo dopo il terremoto e permettere agli
abruzzesi di arrivare a guadagnare nei prossimi anni fino a 15
milioni di euro, grazie al cosiddetto conto energia. E' la proposta
lanciata ieri a Firenze dai Verdi nel corso di una iniziativa
elettorale cui ha preso parte anche la portavoce nazionale, Grazia
Francescato. Come spiegato dal consigliere regionale toscano Fabio
Roggiolani 'e' un impegno che prendiamo e un regalo che vogliamo fare
all'Abruzzo. In questi giorni abbiamo anche riunito tutte le aziende
piu' importanti del settore del legno per presentare un progetto di
ricostruzione con tutti gli edifici in legno, che potranno essere
realizzati in tempi brevissimi e saranno antisismici, ad alta
qualita' energetica e di lunga durata nel tempo'. Roggiolani ha
quindi spiegato di voler 'poi dotare queste case di impianti di
riscaldamento geotermico a bassa entalpia in modo da permettere agli
abitanti di risparmiare sulla bolletta'.

Nucleare. Francescato: e' ritorno a passato ed e' antidemocratico

"Il nucleare e' un ritorno al passato, ed e' anche antidemocratico
dato che lo si vuol calare dall'alto sui territori senza che le
Regioni possano dire qualcosa, alla faccia del tanto declamato
federalismo'. Lo ha detto il segretario nazionale dei verdi Grazia
Francescato intervenendo a Firenze a un'iniziativa elettorale insieme
al candidato per le europee Giovanni Cimini, imprenditore marchigiano
del settore delle energie rinnovabili. 'Al nucleare - ha aggiunto
Francescato - diciamo convintamente no, perche' non e' stato ancora
risolto il problema delle scorie, perche' e' costoso dato che una
centrale media costa 6 miliardi di euro, e perche' ci condanna
nuovamente alla dipendenza energetica da altri paesi visto che
l'uranio non si trova qui da noi'. Secondo il segretario verde
'l'efficienza energetica e le rinnovabili messe insieme potrebbero
invece ridurre la nostra bolletta del 50% e creare molti posti di
lavoro. In quest'ottica i verdi europei hanno presentato un piano
chiamato 'New deal verde' e calcolato che con lo 0,75% del prodotto
lordo europeo, circa 500 miliardi di euro, si potrebbero creare in 5
anni 5 milioni di posti di lavoro. Non e' un'utopia, e anche per
questo abbiamo deciso di mettere in lista un rappresentante di questi
lavoratori come Giovanni Cimini'.

 
 
 

Influenza suina. Oops (scusate): H1N1

Post n°265 pubblicato il 14 Maggio 2009 da verdi.tivoli

Il 7 MARZO 2003,  volume  299 n°5612 dalla pagina 1502 alla pagina 1505 la prestigiosa rivista Science pubblicava:

Dopo anni di stabilità, il virus nordamericano di influenza dei maiali è saltato su una pista veloce ed evolutiva, generando varianti ogni anno. I cambiamenti in zootecnia, compreso l’aumento della vaccinazione, potrebbero essere lo stimolo a questo impulso evolutivo. E se uno di questi virus dal pantano dei maiali forza i confini del recinto e acquisisce la capacità di spargersi fra la gente–come è accaduto apparentemente almeno due volte prima d’ora–le conseguenze potrebbero essere mortali per l’uomo.

Questo è l’abstract, l’articolo completo è molto più dettagliato, tuttavia è sufficiente per comprendere che sia l’OMS che il CDC erano a conoscenza da anni della mutazione che stava avvenendo e nulla è stato fatto per interrompere il processo in corso, oppure non si è stati in grado di farlo, o ancora, si poteva intervenire ma non si è fatto. Comunque non c’è da preoccuparsi, dicono che è tutto sotto controllo, che gli antivirali funzionano e il vaccino sarà pronto prima delle vacanze estive. Nel frattempo ad Alberta (Canada) un allevamento di maiali è stato infettato dal virus H1N1, trasmessogli da un lavoratore reduce da un viaggio in Messico (versione ufficiale). Quindi non è vero che si tratta di un virus che si trasmette da persona a persona, come tutti i sapienti affermano, ma è in grado di ritornare agli animali, e non è altrettanto vero che non è più cosa del maiale ma quest’ultimo è pienamente coinvolto. Quale scenario si sta preparando se il virus si trasferisce con questa estrema facilità e velocità sia a persone che animali?

 
 
 

Berlusconi e la follia nucleare

Post n°264 pubblicato il 14 Maggio 2009 da verdi.tivoli

13 maggio 2009

 

Primo via libera dal centrodestra in Senato alla legge che fa carta straccia del referendum del 1987 con cui gli italiani bocciarono l'energia atomica. Verdi: "Strada pericolosa e spreco di denaro a danno delle energie pulite"

Roma - Il governo potrà riportare l'Italia nella follia nucleare. Avra' sei mesi di tempo per localizzare i siti degli impianti per la produzione dell'energia nucleare, potra' definire i criteri per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi e dovra' individuare le misure compensative per le popolazioni che saranno interessate dalle nuove strutture.

La maggioranza di centrodestra ha approvato in Senato gli articoli del ddl sviluppo che, almeno per ora e a meno di contro deduzioni di ordine giuridico, fanno carta straccia del referendum del 1987 con cui gli italiani bocciarono il nucleare. Nel disegno di legge viene delegato il governo a mettere a punto la disciplina che consentira' il ritorno all'atomo del nostro Paese. Ci sarà l'autorizzazione unica che varra' come nulla osta. A fermare l'autorizzazione potranno essere solo le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas) che dovranno essere obbligatoriamente effettuate.

L'esecutivo dovra' poi definire i sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare e la definizione delle misure compensative minime da corrispondere alle popolazioni interessate. Altre norme, poi, rinviano al Cipe la definizione delle tipologie degli impianti nucleari che potranno essere realizzati nonche' le procedure per le autorizzazioni.

L'opposizione in Parlamento ha criticato il ddl. ''E' una delega piena, totale e senza controlli sul nucleare'', ha detto il capogruppo dell'Idv Felice Belisario. Roberto Della Seta, del Pd, ha sottolineato come ''i siti delle nuove centrali verranno scelti dalle imprese e potranno essere localizzati anche contro il parere della Regione che dovra' ospitarli, gli impianti saranno equiparati ad installazioni militari e le informazioni sul loro funzionamento saranno inaccessibili ai cittadini: ecco il nucleare di Berlusconi e Scajola''.

Protestano Verdi e Sinistra e Libertà: "Il governo Berlusconi persevera con la follia nucleare che e' pericolosissima per l'ambiente, per la salute dei cittadini ed e' anche antieconomica - ha detto la portavoce dei Verdi Grazia Francescato. Spendere decine di miliardi di euro per la costruzione di centrali nucleari di terza generazione, gia' obsolete oggi, al fine di coprire 20% del fabbisogno di energia elettrica in Italia tra non meno di 20 anni - conclude - significa rinunciare a investire in energia pulita e perdere il treno della green economy, su cui gia' puntano con forza Obama, la Merkel, Sarkozy e Zapatero''

Durissimi anche alcuni presidenti di Regione. "Sono pazzi - ha detto la presidente del Piemonte Mercedes Bresso riferendosi ad alcune ipotesi localizzative in Piemonte. Mi opporrei, in ogni modo: ci provino e io appena scopro che area hanno scelto ci metto un vincolo agricolo o quant'altro, poi vediamo chi la spunta. Il Piemonte ha gia' pagato il suo prezzo con l'amianto e la vecchia centrale nucleare di Trino".

Il parere degli italiani è in maggioranza svaforevole al ritorno all'atomo, secondo una ricerca Eurispes di qualche giorno fa e anche i cittadini di un paese come la Germania che da anni ospita numerose centrali non ne vogliono più sapere: secondo infatti un sondaggio condotto dall'Istituto Forsa tra il 20 e il 22 aprile su richiesta del ministero dell'Ambiente il 66% della popolazione tedesca è favorevole a mantenere e anche accelerare il programma di abbandono del nucleare. Percentuale in aumento rispetto al 2006 quando una stessa indagine rilevava il 62% di persone favorevoli al decomissioning.

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 06/11/2008
 

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