Australia e dintorni

Una piccola finestra sul mondo


È da due mesi ormai che passo le mie giornate a lavorare in una gelateria nel pieno centro di Perth ed ogni giorno dalla mia postazione, come una piccola finestra sul mondo che c’è la fuori,  assisto piacevolmente alle scene della  vita quotidiana. briciole di vita che raccolgo ogni giorno, cose che per caso mi succedono intorno (e. ramazzotti)Vedo la  città che si sveglia quelle volte che apro il negozio alla mattina, la vita frenetica che comincia, orde di persone in giacca e cravatta che escono dalla stazione e si avviano frettolose verso i rispettivi uffici , fermandosi prima a gustarsi il nostro caffè in negozio; o la città che muore dopo le 5-6 di pomeriggio quando le attività iniziano a chiudere i battenti. Tossicodipendenti
che vengono perquisiti e portati via dalla polizia;  un palloncino sfuggito dalla mano di un bambino; artisti di strada che cercano di guadagnarsi la pagnotta con il loro talento
; gente che corre per non perdere l’autobus; scontri tra bande di ragazzi che si lanciano addosso gli sgabelli del negozio accanto al nostro
; gente che si sente male e viene soccorsa dall’ambulanza –una volta ho dovuto pure fare da interprete perché un anziano si era sentito male e parlava solo italiano, dovevo tradurre varie informazioni ai soccorritori-; cortei manifestanti contro varie discriminazioni; il commovente abbraccio di due amici che si lasciano prima che uno dei due salga sul treno con tutte le sue valigie al seguito
; scolaresche in gita; turisti in costume e asciugamano appena tornati dalla giornata in spiaggia; un uomo vestito da dente per pubblicizzare un nuovo trattamento nel vicino ambulatorio dentistico…
Quelli che più mi incuriosiscono sono però certi clienti davvero strani che mi capita di trovare ogni tanto in gelateria  e ho voluto quindi riportarne alcuni esempi di seguito. Non pensavo che per vendere un semplice gelato bisognasse armarsi anche di taaaanta pazienza.La signora che chiede due palline di gelato ma una volta che le dico il prezzo vuole pagarne solo una e devo quindi rifare il cono con una pallina sola.Chi invece chiede di avere una pallina nel cono ma una volta che glielo serviamo cambia idea e vuole una seconda pallina, quindi mandandolo a quel paese tra i denti, con un bel sorrisone
rigettiamo il gelato nella vaschetta e prendiamo il cono più resistente, apposito per contenere due palline e rifacciamo il tutto.Il cliente abituale che vuole sempre e solo il gusto cheesecake e se non c’è ne fa un dramma.L’anziana signora alla quale bisogna ripeterle la domanda “cono o coppetta?” almeno 5 volte mimando pure con le maniGli stranieri che non sanno l’inglese e indicano semplicemente il gusto che vogliono, senza nemmeno provare a leggere e pronunciare in qualche modo il gusto che c’è scritto sul gelato . Chi è al telefono e nel frattempo un po’ maleducatamente, ordina il gelato indicando con il dito cono/coppetta e il gusto che vuole, lascia i soldi sul bancone prende il gelato e se ne va, sempre intento a fare la sua conversazione telefonica, quasi come se avesse preso un gelato da un distributore automatico.Altri scortesi, che non sono intenti in conversazioni telefoniche ma sono ugualmente maleducati quando ordinano il gelato arrivando al banco senza dire nient’altro che DAMMI QUESTO  e indicando il gusto che vogliono senza salutare e ringraziamenti vari.Chi si presenta dicendo “vorrei un gelato!” e alla domanda “Ok , che gusto vuoi?”  cade dalle nuvole quando viene a sapere che ha la possibilità di scegliere tra i gusti presenti in vetrina. Ma mi chiedo, che gelato si aspettava di comprare allora se non sapeva neanche di poter scegliere il gusto?! Insopportabili i clienti che ci mettono un’eternità e vanno in crisi per scegliere un gusto tra i 12 esposti. Altri che fanno lo stesso ma semplicemente per scegliere tra cono o coppetta. Chi non legge il cartello con i prezzi e ci rimane male quando dopo avergli consegnato il gelato gli diciamo il prezzo.Chi si altera e se la dimensione della pallina è troppo piccola e rifiuta il gelato appena preparato “lo compro se mi metti un’altra pallina” , no questa è la dimensione prevista per il prezzo indicato,i se vuoi un'altra pallina paghi di più I bambini che leccano per bene la vetrina o lasciano per  le impronte digitali, o fanno cadere il gelato che gli abbiamo appena fatto.Le signore che ti chiedono il favore di tenere un attimo il gelato mentre ci mettono interminabili minuti a rimettere il resto nel portafoglio, il portafoglio nella borsetta, la borsetta sottobraccio.Ancora, le signore disorganizzate, che non sanno di avere solo due mani a disposizione e pretendono di prendere il gelato con le mani già occupate da cellulari, borsette, occhiali, soldi, documenti, fazzoletti e quant’altro. E noi li ad osservare quel gelato
, appena preparato con tanta accuratezza  fare capriole e contorsioni rischiando di cadere… e sporcare la vetrina!  Una signora una volta ha preso il gelato con la stessa mano con cui impugnava il telefono mentre faceva una chiamata e dopo essersi appoggiata all’orecchio cellulare e gelato insieme, ovviamente quest’ultimo è finito a terra e lei facendo finta di niente se n’è andata con la coda tra le gambe.. e il gelato nell’orecchio! ragazzini che chiedono di assaggiare un gusto dopo l’altro “posso assaggiare questo? Posso assaggiare anche questo? Posso assaggiare quello, vorrei assaggiare anche l’altro..” e tanto si sa che poi non lo compreranno. Posso provare a tirarti un calcio nei denti vediamo se vuoi assaggiare dell’altro? Uno o due assaggi ok ma tutti no furbetto!!!
La cliente sapientona che pensa di sapere tutto lei e spara consigli su come fare l’ice coffee..fa proprio venire voglia di sputarle dentro all’ice coffe che le stiamo preparando…
Quello che si mette a ballare convinto la salsa sulle note della musica che ascoltiamo in negozio e che di salsa non ha proprio niente a che fare. Lo stesso cliente ripassa dopo una mezz’ora e ti invita ad un party con balli di salsa…Le ragazze a dieta che lottano contro se stesse per resistere alla tentazione di un gelato passando davanti alla vetrina più volte, poi alla fine cedono e si fermano a comprarlo.Chi tira fuori i soldi solo all’ultimo momento e inizia a contare tutte le monetine fino a raggiungere il conto che ci deve pagare, rendendo impazienti gli altri clienti in coda dietro di lui.Qualche tossico, che non riesce neanche a scandire bene quello che vuole ordinare,  gente ubriaca, barboni ecc. Gente con problemi mentali che si ferma a raccontarti qualche storia e tu li ad annuire “si si certo, ah davvero?” quando in realtà non hai capito niente di quello che sta blaterando e speri solo che se ne vada in fretta.
Genitori malvagi che comprano il gelato per se e non per il figlioletto che li guarda con la bava alla bocca. Chi lascia il cucchiaio usato sul balcone dopo aver chiesto di assaggiare un gusto, chi te lo ridà in mano e tu con un sorrisone-mandandolo a quel paese tra i denti-
lo prendi e lo butti nel contenitore apposito in bella vista con su scritto “cucchiai usati” che nessuno legge mai.La signora che compra il gelato per il proprio cane che però ne avanza un po’. La signora quindi finisce il gelato del cane e aggiunge pure che l’animale preferisce il gelato del mc donald..Il tossico dalla memoria corta, o meglio fusa, che ordina di preparargli un cappuccino e una volta che glielo serviamo si altera perché dice di aver ordinato un flat white. E come se nulla fosse butti il cappuccio e prepari un flat white.Il business man che ordina “un cappuccio take away con 3 zuccheri”, glielo servi e se ne va. Poco dopo torna e chiede del latte freddo da mettere nel cappuccio, dopo avergli chiesto conferma “vuole del latte freddo nel cappuccio?” pensando che forse voleva raffreddare il caffè troppo caldo, gli versi il latte freddo e gli restituisci il cappuccio. Il signore ti guarda e ti dice che il caffè non è come l’aveva ordinato quindi gli chiedi cortesemente
che caffè voleva e lui ordina nuovamente “un cappuccio con 3 zuccheri”, tu gli dici cortesemente
che è proprio quello che gli hai preparato 2 minuti prima. Lui chiede perche tu gli abbia messo il latte freddo e tu dici che hai capito che lui voleva del latte freddo nel cappuccio e lui conferma. Siccome non ci capisci più niente della situazione semicomica, ma anche no, che si sta creando, lasci che sia la collega a preparare di nuovo il caffè al signore che ordina ancora una volta “un cappuccio con 3 zuccheri”. E tu rimani li per un attimo basita , con la bocca spalancata a chiederti che cavolo stia succedendo, perché il cliente ordina 2 volte lo stesso identico caffè che gli hai preparato anche tu?!?! Boh, stendiamo un velo pietoso.
Ecco, direi che ci siamo fatti un’idea di questi insoliti personaggi che capitano in negozio!Per altri aggiornamenti interessanti qui a Perth posso semplicemente dire che mi sto proprio divertendo, mi piace la città, ho conosciuto persone fantastiche sul lavoro e fuori dal lavoro, mi godo il mio apperthamentino dove posso coltivare il mio nuovo hobby tentando di creare dolci prelibati come tiramisù, crepes e tanto altro!!  Ritengo questo il periodo più bello di tutta l'esperienza australiana che sto vivendo, tant'è che avevo anche pensato di estendere il visto per non tornare in italia a marzo bensì godermi Perth un po' più a lungo (qualche mese) e finire il resto del mio viaggio con più calma, ma l'estensione del visto è un pò complicata quindi ho deciso di "accontentarmi" dei 12 mesi che avevo previsto fin dall'inizio.
A dispetto del meteo italiano, qui sta arrivando ufficialmente l’estate
, continuano le giornate in spiaggia sotto il sole cocente, le tiepide serate di festa a casa di amici di amici di amici, super cene –prevalentemente cucina asiatica!!!- e il divertimento nei locali della zona.
..MEGLIO DI COSI!