20 agosto

Figli


Cocchi di mamma. Te li tieni in grembo per nove mesi, ne senti ogni piccolo movimento e stai lì ad immaginarti idilliaci rapporti post moderni con questi esserini piccoli e teneri, giurando a te stessa che non sarai mai tale e quale a tua madre. Eccoli lì, che appena nati già ti fissano, ancora coperti di vernix caseosa, che a dirla tutta ti fanno pure un po' senso a toccarli. Le uniche parole che escono dopo copiose lacrime è "Scusa se siamo noi i tuoi genitori". Te li porti a casa e devi cominciare tutto daccapo. Indovinare perchè piangono, scoprire che allattare è più dura di quanto credessi, che il momento del cambio è traumatico e che il loro primo meraviglioso anno di vita, in realtà, è il tuo inferno!Poi vengono in ordine sparso: il rpimo sorriso, il primo sguardo, la prima parola, i primi passi, la prima caduta, il primo bernoccolo ecc. ecc. fino al primo girono di scuola.Tu tiri avanti tutta, cercando di capire chi è questo essere che ti trovi davanti. Puntulamente cucini e e lei/lui a dire "Che schifo!"; usciamo e ha mal di pancia, vuoi dormire e quello veglia allegramente; c'è il tg e invece devi guardare i suoi cartoni preferiti. Il Primo Ministro ormai è Ben 10, il governo formato dalle intrepide Winx, i cattivi vivono sottoterra, le vacanze te le fai con Ruby Gloom, l'animale domestico è Hello Kitty.Avevi giurato che non saresti mai stata come tua madre? Eccoti qui coi capelli disfatti, gli occhi cerchiati ad urlare "Fai compiti", "Mangia",  "E' ora di dormire", "Non sbattere le porte", "Perché piangi?", "Smettila di fare i capricci"!Figli... eppure li ami più di stessa, moriresti per vederli sorridere, sono gli unici che ti insegnao che non è tutto appartenere a se stessi.