Creato da ninithevampire il 14/02/2009

Frozen

These are the things you make me do <3

 

Happy birthday!!!!!

Post n°307 pubblicato il 22 Novembre 2009 da ninithevampire

Oggi Sua Maestà compie 33 anni!!! Tanti auguri Ville!!!!

 
 
 

Settimana schifosa

Post n°306 pubblicato il 18 Novembre 2009 da ninithevampire

Allora...lundeì ho cominciato a studiare stampa, una palla colossale...e poi continuo a sporcarmi le mani di inchiostro!!! Ho le dita rosse!!! Uffa!
Martedì...dovevo rimanere a scuola fino alle sei perchè mio papà aveva gli scrutini...quindi ovviamente la segretaria dei grafici ne ha approfittato per farmi timbrare tutti i cartellini di prime seconde e terze (più di un centinaio!!!)...meno male (...se si può dire così) che è arrivato Zeno (il nostro mitico zenetto...se non ve ne ho parlato è l'assistente del prof che fa la scuola serale e di giorno lavora lì, ha 17 anni)...é arrivato lì e mi ha aiutata............................averlo così vicino è stato....strano, insomma...strano in QUEL modo...solo che a me lui non piace (ok forse un pochino)...il fatto è che sono diventata rossa!...va bhe cambiamo discorso...
Mercoledì (oggi)...di nuovo 4 ore di stampa...di nuovo mani sporche di schifosissimo inchiostro...Zeno é passato per di li e per un pelo non mi sono spappolata la mano sotto il torchio di caucciù (devo stare più attenta!!!)...poi ho dovuto andare a prendere il registro in aula di disegno, ma era chiusa...e chi è che ha le chiavi oltre alla prof di disegno? (che non c'era)? Indovina indovinello...LUI! Minkia! Allora sono andata a chiamarlo, mi ha portata giu (sottolieno il fatto che lui è più alto di me di almeno 30 centimetri) preso i registri con qui dopo ho fatto un casino e ho dovuto rifare le scale 6 volte! (almeno ho praticamente saltato tutta matematica...)

Insomma settimana del cazzo :-(

 
 
 

Tracklist!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! HIM 4 ever

Post n°305 pubblicato il 17 Novembre 2009 da ninithevampire

Udite udite sweethearts! é uscita la tracklist di Screamwork!!!!!! Andate sul sito o, se vi basta ma non penso...guardatela qui!

1. In Venere Veritas
2. Scared To Death
3. Heartkiller
4. Dying Song
5. Disarm Me (With Your Loneliness)
6. Love, The Hardest Way
7. Katherine Wheel
8. In The Arms Of Rain
9. Ode To Solitude
10. Shatter Me With Hope
11. Acoustic Funeral (For Love In Limbo)
12. Like St. Valentine
13. The Foreboding Sense Of Impending Happiness

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh adesso mi suicido!!!!!!!

 
 
 

David Sylvian

Post n°304 pubblicato il 15 Novembre 2009 da ninithevampire

Oggi voglio...come si può dire, presentarvi un'altro artista, dopo Trent Reznor...non centra niente con Trent...tranne che sono tutti e due degli alternativi XD...Lui é David Sylvian, ex leader dei Japan negli anni 70/80...ora solista...voce d'angelo :-)

Strano ma vero: al mondo esiste ancora qualche musicista che non appare quasi mai, non rilascia interviste, non si presta alle logiche di mercato, eppure continua imperturbabile a vendere dischi. E' ovvio che qui non si discetta di fenomeni da milioni copie, ma questa debole strategia di marketing sembra comunque essere molto apprezzata da un certo pubblico, più attento alla sostanza che all'apparenza.

Questo è proprio il caso di David Sylvian (al secolo David Batt), introverso musicista londinese nato il 23 febbraio 1958. La sua vita artistica, dopo un'infanzia difficile, non è sempre stata segnata dalla voglia di scomparire ma è indubbiamente un'attitudine che è cresciuta nel tempo, fino ad arrivare alle soluzioni iper-minimaliste in termini di sound e di look che vediamo oggi.
Nel suo caso però è bene chiarire che il termine "minimalismo" non deve far pensare alle tecniche ripetitive dell'avanguardia americana che si è imposta a partire dagli anni '50 (incarnata da nomi quali Glass, Riley, Reich, per intenderci), ma solo ad un approccio che, pur mantenendosi nell'alveo della musica pop, scarnifica il tessuto strumentale e melodico per approdare ad una neo-semplicità.

La musica di David Sylvian talvolta è molto vicina all'ambient, e basterebbe una scorsa alla collaborazioni (su cui spicca quella con Brian Eno) per corroborare queste impressioni.

L'esordio artistico di Sylvian avviene con il gruppo (oggi cult) dei Japan, un'esperienza durata pressappoco fino alla prima metà degli anni '80 e segnato da quella tipica sete di incontro fra oriente e occidente che era un po' il marchio di quell'ansia di internazionalismo che ha distinto i gruppi di quegli anni.
Dopo alcuni album pregevoli, diventati per gli specialisti degli incunaboli da ricercare sulle bancarelle (ma recentemente ristampati), il capolinea dell'esperienza artistica dei Japan è rappresentato dal doppio live "Oil on canvas", datato maggio 1983.

Lasciato solo, la creatività di Sylvian affina le sue armi e i singoli "Bamboo houses" e "Forbidden colours", supportati dall'importante sodalizio con il genio di Ryuichi Sakamoto, sono lì a testimoniarlo.
I due consolidano definitivamente il loro legame spirituale e artistico con "Brilliant trees" (1984), album capolavoro che è considerato uno dei migliori esordi di tutti i tempi.

Appendice alla prima uscita da solista è il successivo "Alchemy an index of possibilities", episodio strumentale di suggestiva intuizione che non trascura la lezione di Jon Hassel e Brian Eno (due campioni dello sperimentalismo pop); "Gone to hearth" (1986) è invece un monumentale doppio album dalle atmosfere cosmiche ed eteree. Qui esplode il Sylvian più intimista che si circonda dei pensatori più accreditati della musica "leggera" (o per meglio dire, "di confine"), come Bill Nelson o Robert Fripp (testa d'uovo fondatore dei King Crimson) e che da lì a poco darà alla luce un altro gioiello, quel "Secrets of the beehive" dai motivi letterari spiccatamente antropologici.

Questi testi così raffinati, sono narrati su incantati fondali musicali arrangiati dall'onnipresente Sakamoto e fanno brillare la natura essenzialmente acustica e meno "elettrica" del lavoro rispetto al precedente.

Per il tormentato David Sylvian gli anni '80 si chiudono con due album, "Plight and premonition" (1988) e "Flux and mutability" (1989) ed un singolo dalla strutturazione sperimentale e insolitamente ironico, "Pop Song".
Gli album, di genere ambient, sono scritti in collaborazione con Holger Czukay (ex Can) e denotano una fascinazione (a tratti fine a se stessa) in un andirivieni sonoro sospeso tra rifrazioni etniche e cultura da villaggi globali new age.

Dopo un reunion con Karn, Jansen e Barbieri (Japan nei ricordi) chiamata per l'occasione come l'omonimo album prodotto "Rain, tree, crow" (1991) e il tempo necessario alle promozioni commerciali di routine, l'artista è subito al lavoro.

"First day" (1993) è scritto in collaborazione con Robert Fripp ed avrà un ulteriore seguito con "Damage" (1994), CD live del tour "Road to Graceland". Tali lavori sono la perfetta documentazione del definitivo incontro, dopo una quasi decennale collaborazione, tra due diversi, ma affini musicisti. All'eleganza degli album solisti si sostituisce una scrittura musicale dura, nervosa che disegna asprezze sonore che magnetizzano la musica verso i modi di essere tipicamente convulsi della società moderna.

Seguono una collaborazione con il musicista franco algerino Hector Zazou in "Sahara blue" (1992), quella con alcuni artisti italiani tra cui Andrea Chimenti ("L'albero pazzo") e un tour, "Slow Fire" (1995), con solo chitarra e tastiera.
Per un nuovo lavoro da solista bisognerà attendere il 1999, anno del suo rientro dopo circa dodici anni da "Secrets of the beehive".
"Dead bees on a cake" è il titolo del CD i cui temi spaziano dalla devozione religiosa all'interesse verso per la nuova dimensione familiare (la sua relazione felice con l'attuale compagna Ingrid Chavez).
"Approaching silence", lavoro che raccoglie materiale pubblicato per installazioni multimediali, completa il suo rientro.

Dopo un lungo silenzio David Sylvian è tornato sulle scene con "Blemish", un album che per molti aspetti rappresenta un punto di rottura rispetto al passato (niente collaborazioni prestigiose e uso ultra-parsimonioso del sound), ma ci consegna l'anima del David Sylvian di sempre.   (Biografieonline)

 
 
 

Video

Post n°303 pubblicato il 10 Novembre 2009 da ninithevampire

é da qualche giorno che mi sta venendo in mente questa idea...visto che a Natale mi regaleranno una nuova macchina digitale, e che studiando sto diventando piuttosto brava in fotografia...volevo fare un video...diciamo...un montaggio di foto artistiche XD
La canzone l'ho gia decisa, perché é quella che mi ha dato l'ispirazione, é "The everlasting gaze" degli Smashing Pumpkins...si magari é un po forte come canzone, mooolto energica, però ha un bellissimo testo e mi sono gia venute in mente delle foto perfette.
Avevo l'idea di farle in bianco e nero...mi basta solo avere in mano la mia nuova amica XD

Non vedo l'ora!!! Spero che verrà bene...

Secondo voi la canzone é troppo forte o va bene...?

 
 
 

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