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NON SI PUO' DUBITARE SULLA CREDIBILITA' DEI BAMBINI


- La credibilità delle dichiarazioni dei bambini sottoposti a violenze non è dubitabile. Se poi questa viene messa in relazione con analisi, testimonianze, confronti sullo stato dei luoghi, ecco che si capisce perché il gip Elvira Tamburelli, del Tribunale di Tivoli, l'altro giorno ha emesso una ordinanza di custodia cautelare per sei persone, facendo esplodere il caso pedofilia a Rignano Flaminio, con violenze avvenute per causa di alcune maestre di una scuola materna pubblica, la 'Olga Rovere'. In carcere, a Rebibbia, sono finiti l'autore di programmi Mediaset e Rai Gianfranco Scancarello, la moglie e insegnante Patrizia Del Meglio, le maestre e colleghe di questa Marisa Pucci e Silvana Magalotti, la bidella Cristina Lunerti, ed il giovane cingalese, Kelum De Silva Weramuni, addetto ad una pompa di benzina. Oggi ci saranno gli interrogatori di garanzia, molti degli indagati risponderanno, qualcuno forse sceglierà il silenzio, di certo a tutti appare difficile rompere in breve il castello di accuse contenute nel provvedimento di 59 pagine firmato dal gip. "I ricorsi al tribunale del riesame sono un passaggio che servirà per vedere quanto i pm hanno depositato in atti", spiega un difensore. "Non speriamo in un atto coraggio dei giudici della libertà che ora si trovano sui giornali i mostri già belli e incatenati". Ma la battaglia legale, giudiziaria, sarà punto su punto. Il giudice Tamburelli scrive che "tutto quanto esposto e gli esiti del lavoro approfondito svolto dal consulente esperto, non lasciano spazio a dubbi sulla credibilità dei minori e del loro 'narrato', nella precisione degli episodi di cui riferiscono e ripetono a più persone e sempre negli stessi termini con un senso di vergogna". La risposta dei difensori è chiara: "Il perito del pm ha preso la laurea pochi anni fa, ed in età matura. Svolge la sua professione in una casa accoglienza di Santa Maria di Galeria. Non ha mai registrato gli incontri con i bimbi che sono a fondamento di tutte le ricostruzioni e le conseguenti accuse". Secondo il gip "non si può trascurare il dato messo in rilievo dal pm nella sua richiesta relativo alla sproporzione che effettivamente è risultata tra le riferite irritazioni dell'area genitale da parte di ben 46 bambini (per quello che risulta) su 64 alunni frequentanti le classi delle tre maestre indagate". Il magistrato aggiunge che "quando sono stati mostrati i pupazzi e giochi sequestrati alla Del Meglio, essi ne hanno riconosciuti molti specificando che si trovavano in casa della maestra Patrizia e indicando anche in quale stanza, quelli con i quali hanno giocato di più". La logica che si contrappone è altrettanto netta e si domanda non senza polemica: "Collezionare peluche è un reato? E poi perché nessun medico ha accertato i segni sul corpo delle violenze sessuali su bambini tanto piccoli?". Sono le "analisi", le prove scientifiche quelle che saranno più difficili da smontare per la difesa. Il gip sottolinea: "I bambini riferiscono di aver subito iniezioni in testa e sul corpo e di aver assunto pillole e liquidi. Ebbene, essi sono stati sottoposti ad una serie di esami ed accertamenti chimici, compreso l'esame tossicologico su capelli il cui risultato è davvero inquietante per due bambine". Il responso è stato chiaro: ci sono tracce di benzodiazepine, in particolare molecole di clonazepam e diazepam. "Tali farmaci è risultata assumere la Del Meglio". Le prove frutto di analisi e rilievi sarebbero poi riferibili anche ad una traccia di dna che è stata rinvenuta in una delle "disponibilità" di un indagato. Di qui la richiesta d'incidente probatorio che presto la Procura presenterà.