poetando

il vento


il vento,turpiloquio di promesseesplose,mentre con le valigie di cartone,ritornavamo a casa.tuo, era il dolcevenirmiincontro.il vento, scompose i chiari capellidella signora.catapultòle gesta dei normanni.versi incompiuti,paradigmasovrano di lunghi esilii,trasalii quandola corrente nobilefece sbattere la finestra.un ventoda bufera,un vento gelido inasprisce il nostro cammino,e fucartapesta,la gelsominacadde dalla finestra.a vambera ridoe contraendo le sillabe,confondo le realtà.immemoreè l'attesa,standardil presente.bevo assenzioper dimenticare la brevitàdel tuo ricordo,soave incarnazioneal fascino diabolico,mefistofele e gli argonauti.il vento,re sovranodi queste mie rime,giace, nel cuorela speranza,confusa alla salsedinedi non disperdere nel nullala viache il vento può generare.trasformata l'aria,in primaveragestisco l'assioma,periscoinsiemealle fogliebaciate dal vento.