ParoledaunMoleskin

Sopra Trieste .. luci ed ombre di un tramonto


andate a leggere anche questo :http://blog.libero.it/SOTTOCOPERTA/view.php?nocache=1135803679magnifica metafora sull'anno che se ne va ...Oggi il cielo ha una luce bianca quasi riflettesse verso il mare il chiaro delle cime innevate, tutto intorno alla mia città l’altipiano scende bianco di magia e va a baciare il mare in un largo abbraccio ed io cammino sulle sue braccia. Così oggi scelgo un bel nero seppia, una stilografica tutta d’argento satinato, con pennino piccolo e largo che gocciola inchiostro ad ogni parola. E guardo le mie mani bianche come d’avorio, seguire la scrittura e tenere ferma la pagina del Moleskine, un’ altra pagina di vita che se ne va per fare spazio a quella che sta già bussando alle porte. Proprio come questi due anni, il nuovo ed il vecchio, si seguono senza toccarsi mai, proprio come l’ultima riga di una pagina e la prima di quella che segue.Così  se siamo arrivati alla fine .. di nuovo alla fine vi ringrazio tutti, ma vi dico che mi sono perso l’inizio .. già da quaggiù dove sono io non si vede più l’inizio .. ed allora dove non vede l’occhio posso mandare, senza regole, la mia immaginazione. Così anche quest’anno, qualcosa di inusuale, qualcosa di strano, ma anche qualcosa di banale tutto ha avuto il suo spazio nel tempo. E mentre molti hanno già tirato la loro linea e pensano già al nuovo anno, angosciati dal loro presente e quindi esorcizzandosi si gettano già nel loro futuro, nel futuro immaginato, sperato, sognato o forse rubato a qualcun’altro ... Io mi fermo a guardarti ancora un po’, in questa giornata bianca e più ti guardo e più vedo che sei il colore che non ho e che vorrei essere io. Così nell’atmosfera senza tempo di casa mia, dove le cose appartengono tutte ad un altro tempo, io compreso .. forse ... proprio qui ti invito a sederti Vecchio Anno, ed a guardare fuori dalla finestra il bianco di questa giornata. E mentre verso il mare il cielo fa ancora fatica ad aprirsi il sole rotola via verso l’altra parte del cielo, mentre sbuffi rossi si intravedono tra squarci di nuvole che si rincorrono. Così ci fermiamo un attimo ed una luce, come un’idea, ci fa pensare che il tuo morire di qui a poco ed il nascere di uno nuovo subito non è niente altro che il naturale processo di eliminazione... ma forse questa è solo immaginazione ed il tempo come sempre si fa beffe di noi .. Ma mentre ti guardo sento un’onda di acqua fresca che mi circonda e mi lascio trasportare e mi domando se puoi sentire il mio pensiero farsi eco in questa sera. E mentre te ne stai andando, seguito dalle lacrime di chi ti implora di restare, assieme alle grida di chi ti vorrebbe fuori dalla loro vita almeno da sei mesi... mentre te ne stai andando ti guardo e tu non ti volti mai indietro. Mi rimane nella bocca un po’ del tuo sapore ed un po’ della tua luce negli occhi ... Così mentre Dio si sta dimenticando di qualcuno su questo mondo. mentre altri giudicheranno se quello che è stato era amore o solo porno .. io mi ricorderò di questo Dicembre, di un pomeriggio dove guardando fuori dalla finestra la luce era bianca e la neve sul Carso tutto intorno faceva scintillare la linea del tramonto del sole proprio sopra la mia città. Sopra Trieste.