P-arliamoci

Come ti chiami?


"Tu sai pattinare?"Mi giro per vedere chi mi sta interpellando e mi trovo davanti una bambina, alta come un soldo di cacio e con ai piedi un paio di rollerblade, che mi guarda incuriosita."Certo! E mi piace tantissimo!" le rispondo in tutta sincerità. Alla mia affermazione, la bimba inizia subito a mostrarmi le piccole grandi acrobazie che sa fare e a raccontarmi tutto di sè, come solo i bambini sanno fare col primo sconosciuto che gli capita a tiro.Tempo 5 minuti e conosco i suoi gusti, i suoi interessi, i suoi sogni e mi rendo conto di essermi già affezionata a lei! Manca solo un'informazione basilare, quella che mi permetterà di salutarla calorosamente, chiamandola per nome.E già mi sale l'ansia. Ma devo farmi coraggio: non posso non chiederglielo, ormai che siamo così intime!
"Come ti chiami?" domando, ostentando una serenità che ormai non ho già più e sperando, dentro di me, che mi risponda qualcosa come Alessia, Emma, Sofia... anche Genoveffa o Gertrude andrebbe bene, purchè sia qualcosa comprensibile al primo colpo e che mi eviti l'imbarazzo del "Come, scusa? Non ho capito..."
E invece no.Dalla sua boccuccia esce un suono che mi ricorda solo quando, alle elementari, mi hanno insegnato che "aiuole" è una parola che contiene tutte le vocali. Nulla di ricollegabile a qualcosa che io possa aver letto su un calendario e nemmeno nei gossip relativi ai figli dei VIP
"Come, scusa? Non ho capito...", pronuncio rassegnata."Oihane", scandisce meglio lei; "è un nome basco", aggiunge, con l'aria di chi, pur essendo molto giovane, ha ripetuto tale frase qualche centinaio di volte.Dovrei dirle che lo trovo un bel nome, ma non riesco proprio a mentire nemmeno ai bambini. Scarto, per decenza, l'idea di dirle che mi ricorda "aiuole", ma davvero non so come replicare. Per fortuna scioglie lei il mio imbarazzo incalzando: "E tu come ti chiami?"Io ho un nome semplice, comune. Che ho amato in ogni singolo giorno della mia vita.Glielo dico e lei si illumina: "Davvero??? Che bel nomeee!" mi risponde con sguardo estasiato
Mi fa molta tenerezza... "Grazie Oihane", rispondo scompigliandole dolcemente i ricci con una mano, e dentro di me le auguro di cuore di arrivare, quando cresce, ad amare nello stesso modo il proprio nome basco che ricorda le aiuole.