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PERCHE' LE PERSONE DEVONO SEMPRE DIMOSTRARE DI ESSERE MEGLIO DI TE?


Capita a tutti, purtroppo, lo so. Sei li' tranquillo che ti fai la tua vita ed arriva la classica persona che vuole dimostrarti quanto e' migliore di te ed insegnarti a vivere. Non glielo hai chiesto, non lo ritieni nemmeno un bipede di particolare spessore e per di piu' tu nella tua vita ci stai benissimo e non hai assolutamente bisogno di qualcuno che te ne illustri le regole.Ma lui deve farlo.Quando e' un'amica, che ti riempie di consigli non richiesti, che se hai mal di testa lei lo ha di piu' e sa anche come e' meglio curarlo, che ti parla del suo lavoro come se fosse il presidente della repubblica, chiudi il telefono con una scusa e torni noncurante a te stesso.Il problema e' quando e' un collega e, sfiga vuole, categoricamente piu' in alto di te.Li' iniziano le vere difficolta'.Limiti i danni evitando di scendere sul personale.Ma non e' sufficiente, c'e' sempre il lavoro.E se fai una quisquilia che secondo i suoi tanto discutibili quanto ottusi canoni non e' perfetta, ti riprende con il fare di chi e' senza peccato e ti castiga come se avessi affondato l'azienda... e l'avessi anche fatto di proposito e con cattiveria!Non importa se hai costruito grattacieli, risolto mille problemi di rilievo ed hai salvato il mondo: la quisquilia non e' come lui ritiene che debba essere, le regole le detta lui ed e' tuo DOVERE rispettare le regole. E tu devi essere punito per non averle rispettate.Se invece fai un vero capolavoro, in cui -per quanto si applichi- non riesce proprio a trovare nemmeno la quisquilia fuori posto, ti guarda con aria di sufficienza e trova il modo per dirti che lui sicuramente avrebbe fatto di meglio. E si prende il merito con i superiori.E TU CHE FAI?Resisti, accetti, mandi giu', provi a farglielo notare, sottolinei che se le persone non lo ascoltano e tutti lo trattano male forse non sono tutti cattivi, ma magari e' anche il suo atteggiamento a non essere costruttivo ed a risultare offensivo.NO, NON E' COSI'! Ritto su se stesso, con sguardo fiero e petto in fuori, ribatte stizzito: "IO SONO IL COORDINATORE E QUINDI PER TE RAPPRESENTO L'AZIENDA".E ALLORA, DOPO CENTO, MILLE VOLTE CHE INSISTI, QUANDO ORMAI TI RENDI CONTO CHE TI STAI ROVINANDO LA SALUTE, CHE FAI?Vai dal vostro diretto superiore.Lui che davvero ha il potere (e per questo hai sempre un certo timore reverenziale e poca confidenza), ma non te lo fa pesare.Lui che e' sempre il primo ad arrivare in ufficio e l'ultimo ad andarsene, perche' si sta realmente occupando di salvare l'azienda, ma che -se hai bisogno- tra una riunione e l'altra trova un'ora per parlare con te, ti si siede accanto come farebbe un semplice amico e ti invita ad esporre il tuo punto di vista: senza interromperti, senza criticarti, solo ascoltandoti e cercando di capire. Solo dopo, ti espone con calma il suo parere e le possibili soluzioni. E non se ne va finche' non ha trovato una soluzione che ti vada bene e senza rassicurarsi che tu sia di nuovo serena.Ed e' li' che pensi che... per fortuna c'e' lui!E che e' proprio vero che non serve fare i prepotenti per ottenere rispetto e collaborazione.Torni per correttezza a rendere noto al capetto ottuso di aver parlato col vostro superiore e ne ottieni un: "Stai sputando sul piatto dove mangi! Con tutto quello che ho fatto per te..."...ma tu ormai sei lontano anni luce dai suoi ricatti morali...