P-arliamoci

amici per sempre


Questo post -me ne rendo conto- e' solo uno sfogo, un singulto, un rigurgito della difficolta' di essere ormai adulti.E di vedere coetanei morire piu' o meno lentamente.Non e' l'incidente, che ti tuffa in una profonda incomprensione del perche' ieri parlavi tranquillamente con l'amico ed oggi lui e' chiuso in una bara.Bensi' e' una lenta comprensione del fatto che l'amico, giovane come te, pieno di vita come te, che immaginavi avesse un futuro davanti -come lo immagini per te- sta lottando con tutte le sue forze ma si sta spegnendo lo stesso, inesorabilmente. Perche' a 30 anni sei forte: non hai piu' i timori e le debolezze dell'infanzia e non hai ancora il decadimento della vecchiaia: sei forte ed hai tutta la tua vita in pugno. Eppure la sua forza non basta.Lui non lo sa, o finge di non saperlo, ma tu lo sai.Non sai se manchera' un mese o una settimana, ma sai che e' una strada in discesa verso il baratro. Provi a pensare "E se...", ma ti accorgi che sono pie illusioni.Pensi a tutto quello che hai fatto con lui e guardi quell'esserino ormai sciupato dal dolore e ti chiedi come questo sia possibile. Egoisticamente vorresti allontanare il momento del distacco definitivo, ma sai che comunque tenerlo qui a sofrire non ha senso.E non puoi non domandarti, ogni giorno, sempre di piu'... com'e' possibile?