2 o piu' Ciacole....

PIETRAMARINA ETNA


BIANCO SUPERIORE DOCSull'Etna i Siculi intorno all'XI° sec. a.C. introdussero nuove tecniche di coltivazione della vite ad alberello (alberello egeo).I vini etnei e il vulcano sono spesso citati nella mitologia greca. Dall'Odissea di Omero con il mito di Ulisse ed il Ciclope Polifemo inebriato dal vino; alla leggenda narrata da Virgilio circa la scoperta sul Mongibello (Etna), sotto il regno di Aristeo, della prima vite che venne chiamata "Aeunon", da cui la parola "enos" che indicava per i greci il succo d'uva fermentato.Sotto la dominazione romana la produzione vinicola etnea era ritenuta la migliore ed esportata in anfore verso altri domini (Francia).Fama mantenuta nei secoli successivi: dagli Aragonesi (XIII° - XVI° sec.) al periodo dei Vicerè (XVI° - XVIII° sec.).Tra '700 ed '800 la viticoltua etnea raggiunge un'importanza economico sociale considerevole. In molte aziende viticole etnee esistono, ancora oggi, le antichissime cantine di vinificazione: i palmenti in pietra lavica.Sull'Etna è possibile trovare in piccoli vigneti gente anziana che ripercorre gli stessi tradizionali gesti. Ricorrente è l'utilizzo di antichi simboli come la "pampina", foglie di edera selvatica messe davanti alla cantina ad indicare che il vino è pronto per la vendita.  (Tratto da [C]Salvo Foti - Etna. I vini del Vulcano - maggio 2001)Pietramarina Benanti Etna Bianco SuperioreGradazione alcolica13° vol.UvaggioCarricante 100%.
Esame visivo: Cristallino, bel giallo paglierino intenso con nuances verdoline. Tra abbastanza consistente e consistente. Esame olfattivo: Si apre al naso subito con una intensa nota floreale che ricorda i fiori di zagara, seguita da profumi di frutta matura, quasi esotica (si mescolano pesca, mela e mango) su un sottofondo lievemente minerale. La qualità è fine. Esame gustativo: Secco, caldo, con un giusto nerbo acido e buona sapidità; in bocca si conferma intenso, ma un po' più povero nella persistenza, ha raggiunto un buon equilibrio, anche se mostra qualche lieve pungenza acidula. Il corpo è di buona eleganza, senza pesantezze o stucchevolezze. La qualità si conferma fine. Stato evolutivo: Pronto, in una prima fase di maturità. Giudizio finale: Interessante bianco da uve Carricante, dall'olfatto non potente ma variegato; al palato si mostra un po' più incerto, con qualche scompostezza nella componente acida, ma complessivamente più che valido. Cede leggermente nel finale, un po' scarno.  PIETRAMARINA BENANTI 2004: Etna Bianco Superiore Pietramarina Benanti Uvaggio: Carricante Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino chiaro e sfumature di giallo paglierino, molto trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di biancospino, mela e pera seguiti da buoni aromi di ananas, ginestra, melone bianco e piacevoli accenni di miele di zagara e nocciola. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco fresco e comunque ben equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di mela, ananas e una piacevole nota fresca. Pietramarina matura in vasca per almeno un anno a cui seguono cinque mesi di affinamento in bottiglia.Ottimo vino da aperitivo e da pesce è l'Etna Bianco; il Bianco Superiore accompagna piatti a base di pesce e formaggi freschi.Sui primi piatti della tradizione gastronomica siciliana, sulle pietanze a base di carne e sui formaggi stagionati è indicato l'Etna Rosso.