Avasinis -UD- 2.5.45

Avasinis, le parole del sindaco Honsell


Rinnovata commozione per il ricordo delle 51 vittime dell'eccidio, nella cerimonia di Avasinis. Particolare interesse hanno suscitato le parole dell'oratore ufficiale, il sindaco di Udine Furio Honsell. Honsell ricorda la strage di Avasinisda: Messagero Veneto 3 maggio 2011  TRASAGHIS Avasinis ha reso omaggio una volta ancora, ieri mattina, ai martiri della strage avvenuta il 2 maggio del 1945, quando 51 persone furono trucidate da truppe nazifasciste in fase di ripiegamento, in uno degli episodi più tragici e sanguinosi che il Friuli ricordi, accaduto quando già in alcune località si festeggiava l'avvenuta liberazione.La cerimonia, organizzata dal Comune e dall'Anpi,dopo la messa ha visto il corteo raggiungere il cimitero monumento dove il ricordo delle 51 vittime, molte delle quali erano donne, vecchi e bambini, è testimoniato dalla lapide realizzata appunto per mantenere viva nel tempo la loro memoria. Il sindaco di Trasaghis Augusto Picco ha voluto quest'anno quale oratore ufficiale il primo cittadino di Udine Furio Honsell, che ha accettato «solamente - ha spiegato - perché sindaco di Udine, città medaglia d'oro per la Lotta di Liberazione dal nazifascismo a nome di tutto il Friuli, che pertanto ha anche il dovere morale e civile di testimoniare con tutte le proprie forze l'ordine democratico che è il frutto di quella dolorosa ma anche valorosa lotta». Honsell, nell'inquadrare l'episodio, ha parlato di «guerra preventiva, guerra ai civili pianificata non tanto per punire, quanto soprattutto per terrorizzare la popolazione civile preventivamente e privare così la Resistenza di quel terreno su cui svilupparsi e rafforzarsi» e nel chiedersi «quale responsabilità abbiamo noi verso le generazioni future, di fronte alle vittime di Avasinis?In primo luogo - ha detto - quella di far conoscere la storia e riconoscere i valori democratici su cui si fonda la nostra Repubblica nata dalla Resistenza».