Avasinis -UD- 2.5.45

La strage di Avasinis nell'Enciclopedia Tematica del Friuli Venezia Giulia (2006)


Un episodio che va infine ricordato è quello della cosiddetta "strage di Avasinis". Nella piccola frazione del comune di Trasaghis il 2 maggio del 1945, a guerra ormai conclusa, si consumò un eccidio spesso colpevolmente dimenticato dalla storiografia ufficiale.In piena ritirata nazista e cosacca, una colonna dell'esercito tedesco si assestò nei pressi del paesino di Avasinis allo scopo di individuare una più sicura via fuga ma, soprattutto, nel tentativo di sfuggire alla minaccia partigiana presente nell'area e garantirsi così un ripiegamento senza ostacoli. Qui le forze tedesche ingaggiarono, pertanto, uno scontro a fuoco con alcune formazioni partigiane della zona intenzionate a ostacolarne con ogni mezzo la ritirata. I combattenti antifascisti ebbero però la peggio nel corso della battaglia e dovettero ripiegare quasi subito, lasciando il paese dove erano appostati.Le formazioni dell'esercito nazista, composte da SS, cosacchi e, presumibilmente, anche da fascisti italiani, invece di riprendere la via - ora libera da possibili minacce - scelsero invece di entrare nel villaggio e di vendicarsi sulla popolazione locale degli attacchi subiti dai partigiani. Il risultato di quella immotivata incursione fu un'autentica strage che portò alla morte di 51 persone, tra le quali numerose donne, vecchi e bambini.Un racconto di quel tragico episodio ci è giunto grazie a una testimonianza raccolta dallo storico della resistenza friulana Pieri Stefanutti e pubblicato sulla rivista "Patria indipendente" dell'11 maggio 2003. Il parroco di Avasinis, don Francesco Zossi, testimone diretto dell'eccidio ed egli stesso gravemente ferito dai colpi sparatigli contro dalle SS, fornì questo sconvolgente resoconto sullo svolgimento dei fatti: «Scene di orrore e di morte avvengono ovunque. Si sentono urla, grida spasimanti, voci strazianti invocanti pietà. Là due giovani ragazze uccise dopo essersi da esse fatto servire il pranzo e dopo sevizie, vecchi fred­dati nella sedia accanto al focolare, mamme assassinate coi bambini in braccio, uomini fatti uscire di casa, derubati del portafoglio e poi fred­dati, persone raccolte in una casa o costrette in qualche andito falciate col mitra, pacifici vecchi che, non sapendo dare ragione di quanto avveniva, erano sulla via colpiti a morte, là una donna colpita e non ancora morta cui hanno tagliato il dito per prenderle l'anello, una quantità di persone sequestrate e chiuse quali ostaggio in due case di via Piloni, i vivi rintanati nelle cantine, nei fienili, tra le travi delle soffitte fino nei camini, i meno rimasti in casa a placare l'ira con l'offerta di ogni cosa pur di avere salva la vita». Il giorno seguente la strage alcuni gruppi partigiani organizzarono posti di blocco e perlustrazioni in tutta l'area circostante il paese a caccia dei responsabili dell'eccidio. Tra le loro mani finirono una trentina di uomini legati alle formazioni nazi-fasciste. Accusati di aver partecipato alla strage furono uccisi o dai partigiani o dalla stessa popolazione di Avasinis, ancora sconvolta ed esasperata da quanto appena accaduto. Sulla strage del paesino friulano negli anni seguenti si registrò un aperto dibattito, in cui i gruppi partigiani furono accusati di avere innescato, anche se involontariamen­te, la reazione dei nazisti e quindi l'eccidio. Nonostante l'impegno per la ricerca della verità, condotto anche dalle autorità locali, i responsabili dell'eccidio non sono però mai stati individuati. Come sottolinea Pieri Stefanutti, la stessa amministrazione comunale di Trasaghis aveva infatti chiesto aiuto anche al Dokumentationzentrum di Vienna, l'istituto diretto da Simon Wiesenthal che nel dopoguerra si è distinto per la caccia ai responsabili dei crimini nazisti. Il centro austriaco a sua volta ha segnalato il fatto alla magistratura tedesca, che nel 2002 ha deciso di aprire una inchiesta ufficiale. Da qui la speranza che in futu­ro, anche se ormai sono passati 60 anni, si possa far luce sui tristi fatti di Avasinis.