Avasinis -UD- 2.5.45

GIORNATA DELLA MEMORIA ANCHE PER AVASINIS


  Nel mese di maggio del 1994 in un vecchio palazzo romano generale militare in un vecchio armadio chiuso a chiave e con le ante In molti di essi erano contenuti i nomi dei colpevoli delle più efferate Le informazioni contenute avrebbero dovuto consentire l’apertura responsabili degli eccidi, procedimenti penali però che non ebbero mai nell’inchiesta aperta a seguito del ritrovamento, ovvero perché la che, in quello Occidentale, occupava allora una parte della Germania divisioni all’interno del blocco politico- militare di cui faceva parte anche In nome di superiori interessi dunque una parte della giustizia fu che, all’atto della scoperta, fu chiamato “L’armadio della vergogna”, conteneva era calata la pesante cappa di un silenzio di Stato. anche un piccolo pezzo del Friuli, della vostra terra, del vostro comune: La strage che una squadra nazifascista composta da tedeschi, quando già Udine e tanti luoghi del Friuli festeggiavano la liberazione, e prevalentemente composte da anziani, donne e bambini furono testimonianza agghiacciante di don Francesco Zossi di cui una parte è Le cause e le responsabilità di questo eccidio restano ancora ai postI di blocco attuati dai partigiani una trentina di nazifascisti che Gli anni che sono trascorsi dalla tragedia vissuta dal vostro paese guerra, Avasinis, ha condiviso le sorti dell’intero Paese: ha vissuto la economico” e, nel 1976, come parte del Friuli, i pesanti scossoni L’insieme di queste vicende e le grandi trasformazioni che esse piccola comunità non ha inciso sulla vostra memoria. L’anta di nessun brigato perché non se ne parlasse più. Anzi: nella nuova Avasinis del monumento-memoriale che possa tramandare anche fisicamente alle Perché ricordare è, prima di tutto, un dovere. Lo è perché chi drammatici di essa, è condannato, prima o poi, a riviverla ; lo è perché nell’oblio il dolore di quelle vittime, far dimenticare l’odio e la ferocia lungo elenco di morti ci ricorda quanto scarto esista ancora tra l’ansia A quanti oggi invitano, subdolamente, a non rivangare tristi si riferiscono: se è tra la barbarie e la civiltà, tra la pace e la guerra, tra dobbiamo affermare con forza che questa separazione non solo deve Il ritrovarsi periodico in questo luogo di dolore non significa solo si riformino le condizioni che hanno portato al progressivo E’ questo il tacito giuramento che dobbiamo fare davanti a questa                                                                               Alessandro Tesini