Avasinis -UD- 2.5.45

Oggi, 65 anni fa: 27 aprile


27 aprile 45 Resa dei cosacchi di AvasinisLa guerra sta avviandosi verso la fine. Dopo il bombardamento di Alesso, i cosacchi di quel paese cominciano a raccogliere le proprie cose e a organizzarsi per la partenza: sono le ore in cui l'atamano Krassnov decide di avviare la ritirata verso l'Austria.Ad Avasinis si giunge a un accordo tra cosacchi e partigiani, attraverso la mediazione del parroco don Zossi, del commissario prefettizio Rodaro e dell'interprete Augusta Venturini Kozlova: vi sarebbe stata la consegna nelle mani dei partigiani per la domenica successiva.Don Zossi ricostruirà così l'episodio:E’ il venerdì 27 aprile 1945. Cade una pioggerella fine fine. Un crocchio di uomini sta discorrendo sulla piazza delle vicende che si prevedono imminenti. Mi unisco a loro. Ma l’avvicinarsi del comandante del presidio russo comandante del presidio russo (un tenentino intelligente e buono: vera eccezione tra quegli uomini della steppa!) fa morire la conversazione.Egli comprende e si ritira.Più tardi mi fa chiamare.Vuole conoscere gl’intendimenti della popolazione a loro riguardo e io l’assicuro della buona disposizione di tutti purché i suoi soldati dimostrino gli stessi sentimenti e, al momento opportuno, cedano le armi.Si passa subito a discutere sulle modalità della resa: io propongo anche l’intervento del commissario prefettizio ed assieme a questi poi ci si accorda in tutto."… Acre bramosia di sangue ", in F. Cargnelutti, Preti patrioti, Agraf Udine 1965, p. 310)