Avasinis -UD- 2.5.45

Oggi, 65 anni fa: 5 maggio


Sabato 5 maggio 1945Sepoltura delle vittime in una fossa comune Nel giorno 5 maggio lì [nella fossa comune] vengono deposte tutte le salme in numero di cinquanta, che sono intanto benedette dal Vicario di Peonis, perché il Parroco ha dovuto andare all’ospedale di Gemona a farsi curare e poi non essendoci medici in zona si è fermato qualche giorno in famiglia ad Artegna.(Zossi, Diario) Tutti i corpi delle vittime sono stati portati nel cimitero: è stata fatta un' unica grande fossa, sul fondo è stato messo un ripiano fatto con le assi prelevate nel cantiere della Todt e tutti sono stati sepolti uno accanto all' altro...(M. R.) Appena saputo che i tedeschi se ne erano partiti, siamo scesi dalla montagna e abbiamo iniziato a darci da fare per raccogliere e seppellire le vittime, anche se la vista di tutti quei cadaveri ci aveva colpito e tolto il coraggio... I pochi uomini presenti hanno preso delle pale e hanno iniziato a scavare, per più di una giornata, una grande fossa al centro del cimitero vecchio. Era un lavoro lungo e difficile, perché i corpi da seppellire erano numerosi e anche perché cominciavano già ad odorare... (M. D.G.)Nella stessa giornata un primo gruppo di soldati dispersi, già appartenenti a reparti repubblichini e tedeschi, catturati in diverse località, vennero portati sulla piazza del paese e, ritenuti colpevoli dell'eccidio, linciati: Squadre del Distaccamento Osoppo e Val Lago rastrellano la zona di Alesso, Interneppo e Bordano. 10 delle SS vengono giustiziati dalla popolazione di Avasinis perché riconosciuti dai feriti quali autori dell’eccidio di Avasinis.(La Scopa n. 2)