Occhi

Ed ora chi rimane...


Ad un punto della vita sgrano gli occhi verso quel domani che oggi a guardarlo appare un punto interrogativo..  Spazio con la mente cercando  motivi per trasformarlo in esclamativo. Ma sembra non bastino mai. E se mai uno ne trovo si smaterializza all’alba del giorno nuovo. Sembra che il tempo anziché aggiungere certezze ne tolga. Sembra quasi la vita giochi a trasformare un’ancora in aquilone. Quando sembra aver afferrato ben stretta una certezza, la stessa sfugge dalle mani ad un soffio di vento. E se mi volto indietro, ripasso occhi e visi, gesti e parole di chi oggi è soltanto passato e non può più essere futuro se non con quei gesti, quelle parole, quei sorrisi che hanno costruito una storia e sono la porta del domani. In fondo il futuro è il frutto del passato ed il passato è il futuro che abbiamo costruito passo dopo passo.  Scopro di custodire un tesoro di memoria e memorie. Che non mi lasciano da solo in compagnia della solitudine. “chi ci sarà dopo di te” non è soltanto un amore che sostituisce un altro amore. E’ forse qualcosa di più grande che neanche noi possiamo contenere. Nessuno può sostituire nessuno, e nessuno può o potrà pretendere il posto di altri. Sarà la memoria e gli sguardi e le parole a rendere e renderci non sostituibili. Con l’anima immortale. Ho pensato a questo giovedì scorso quando al telefono mi dicono di Lucio Dalla. Ha accompagnato tanti chilometri della mia vita. Ma dopo di lui non ci sarà un altro. Continuerà ad accompagnare il mio tempo. Lui come altri, che hanno avuto la forza ed il genio di riuscire ad essere immortali. Lasciando in ciascuno di noi un seme da curare e crescere. Seme che poi lasceremo a chi verrà dopo di noi. Senza sostituirci. Soltanto per proseguire un cammino. Quello che mi ha più reso triste è lo sgomento con cui ho pensato al vuoto che verrà. La voragine creatasi tra chi ha regalato un'emozione da curare e preservare nel tempo e chi oggi lascia soltanto qualcosa da consumare e gettare prima della rapida scadenza perché figlio di un tempo che divora. Dovremo nutrirci e nutrire il nostro domani di eredità lontane. Sperando che prima o poi un altro Modugno, un altro Battisti, un altro De Andrè un altro Dalla possano consegnarci altri semi da far crescere e porgere in dono a chi verrà dopo di noi. Non sarà un caso. Uno dei testamenti si intitola “Futura”.Buon viaggio.Al