Occhi

Gli occhi tristi


Mi soffermo d’improvviso sull’ennesimo innocente vittima di torbide storie familiari che sfociano in follia e tragedia. Bambini tesi e contesi come fossero pacchi postali o elementi di infami ricatti e pretese.Sono pieno di domande che in fondo ne nascondono una soltanto… Perché..Ed è purtroppo una domanda irrisolta.. a cui non trovo risposta. Forse semplicemente perché non c’è.Perché non c’è motivo, perché non c’è giustificazione alcuna. Non c’è attenuante o scusante. Un bambino che perde la vita, è una frase che non è nel mio vocabolario. Non esiste. Un bambino che è vittima di padre o madre, patrigno o madrigna non può essere cosa di questo mondo. Di nessun mondo. Ho nel cuore, nella mente, negli occhi, la voce, gli occhi le parole del Papa Buono. “Questa sera, quando tornerete a casa, fate una carezza ai vostri bambini e dite loro che è la carezza del Santo Padre”.   Nutro la speranza  che ogni sera ogni genitore possa farlo. Che ogni uomo o donna, abbia gli occhi per vedere quanta meraviglia c’è negli occhi di un bimbo. E quanto quella meraviglia sia preziosa, sia da preservare, custodire, proteggere. Affinché un  giorno quegli occhi diventati adulti possano rivolgere la stessa attenzione a nuovi occhi bambini.  Spero che questo mondo che corre affannato e delirante verso chissà quale meta, non perda mai quel tempo prezioso che gli occhi di un bambino chiedono ad un adulto.  Il primo calcio ad un pallone o i primi incerti passi. Le prime pedalate su una bicicletta e la prima sfida con un video game.Il  loro futuro è un diritto che abbiamo l’obbligo di garantire noi… Adulti…Il loro futuro è anche il nostro. Il loro sorriso è anche il nostro. La loro felicità è la nostra felicità… Nessuna immagine mi emoziona più di quella di un bimbo felice e sorridente con la sua piccola mano ben serrata in quella del suo papà o della sua mamma.Non c’è ragione che sia altra la storia. Non c’è motivo perché le vite si spezzino. Nessun motivo.Nessuno.Al