Occhi

Ciao Cecco...


Sveglia alle 4 e 30.Appuntamento davanti l’ufficio. Nonostante l’orario c’è traffico sul Gra. Ci sono tante persone già in moto verso un domani che deve ancora sorgere.Caffè svelto tra volti assonnati e capelli arruffati.Alle 6 partiamo verso Reggio Emilia. Carichi di adrenalina. Aggiungiamo subito un’altra buona dose di caffeina. Due incontri. Importanti. Ma soprattutto un viaggio nel quale parlare. Confrontarsi. Non capita spesso di farlo. La fine dell’anno è una assurda corsa verso il risultato e la pianificazione del nuovo anno. Poi incombe una serie di incontri in 4 città d’Italia. Una sorta di tour de force in 8 giorni…Ma spesso confrontandomi con me stesso mi rendo conto della fortuna che ho avuto. Nell’abbracciare un lavoro che gratifica e paga anche bene.  Non ho mai saputo quale di queste due componenti sia più pesante rispetto all’altra. Ma certamente l’una da sola non compensa l’altra. Mai. Non ho mai creduto che i ben pagati ma stressati e insoddisfatti stiano poi così bene.  Il denaro soddisfa le tasche. Non certo la testa. Ma è il mio punto di vista. Quello tutto sommato di un privilegiato. A Reggio Emilia fa freddo... Ma va bene.. Va bene anche a Bologna. Almeno in prospettiva. Opportunità. Su cui lavorare. Si aggiunge altro lavoro al lavoro. Ricevo un complimento per la gestualità e l’uso degli occhiali. Indossati e tolti con i tempi giusti segnano una apertura verso l’interlocutore. Una “barriera” che cade. Sorrido.. In fondo penso che non ho 46 anni (tra qualche giorno) per caso.. E se c’è una cosa che mai mi  mancata è la capacità di comunicare. Che forse se ha un difetto lo ha proprio nei miei confronti. Qualche volta parlando di me, ho compiuto degli errori macroscopici. Chissà… Sul treno di ritorno facce distese e stanche.  Raccolgo tutte le telefonate perse durante la giornata e ordino le attività di domani.  Dormirò qualche ora in più e forse stasera la tv si spegnerà prima del tempo.Alle 21.30 a Roma. Manca ancora un po’. Si… decido per un film del buon Nuti. Chissà come sta. Mi manca. Lui... il suo sorriso malinconico. La faccia furbetta e burbera del toscano. Non ho perso un suo film. Ho visto anche i meno fortunati. Chissà come sta. La discesa dal piedistallo del successo a volte è l’inizio della fine. Per lui spero sia diverso. O perlomeno pur avendo sfiorato la fine, spero che la sua vita possa avere un nuovo inizio. Anche senza film. Ma che almeno torni a sorridere malinconicamente la sua faccetta buffa. Almeno se lo incontro a Narnali...Scelgo ?.. Stregati. Mi porterà a Roma.Ciao Cecco.