Occhi

Da sud verso nord 3


Restano Roma e Milano. A Roma come si dice nel calcio gioco in casa. Ho scelto una "location" (che palle i termini inglesi...) che conosco bene. Ed il "pubblico" conosce bene me. Mi sento sereno.. sicuro.. Ma ci tengo molto affinchè tutto vada bene. E ci metto dentro tutto il meglio di me. Traffico incredibile.. sembra una congiura... ma arrivo.. parcheggio nel garage dell'albergo. Un'ultima verifica alla sala. Funziona tutto. E funzionerà tutto sino in fondo. Tra baci ed abbracci. Non mi rendo bene conto di quanto nella vita i rapporti umani siano prioriatari dinanzi ad ogni cosa.. Ogni tanto penso a quanti visi, occhi, umanità ho incrociato sino ad oggi. E con tutti ho provato ad essere me stesso prima che essere l'uomo di quella o quell'azienda. E' vero. Le aziende, tutte sono la rappresentazione nel bene e nel male delle teste che la pensano, la guidano, la fanno confrontare con il quotidiano. Io sono una di quelle teste.A Milano è freddo. L'unica cosa che riscalda sono le luci di Natale. Il centro illuminato di rosso. L'albergo che mi propone la sala... fredda. Spoglia. Corro ai ripari. Fiori, un copri tavolo rosso (tanto è quasi Natale...). Ed il freddo pian piano si scioglie. Torna il freddo quando il mo pc si "inchioda". Anche in questo caso si corre ai ripari con un altro dei tanto desiderati "netbook". Si parte. Pubblico gelido. Impallidisce ad un marchiano errore... Porto le mani ai capelli seduto al tavolo dei relatori ed abbozzo un sorriso. Si prosegue e si pranza. Riprendo sapendo che sarò Coppi dinanzi alle Alpi.... Vorrei essere lui e non Bartali. In fondo a chi piace partecipare per arrivare secondi... Ci provo. E spingo sulle corde dell'emozione, della sensazione, del dialogo, della vicinanza. Noi e voi. Mi ricordo che degli uomini che fanno e rappresentano le aziende. E così sono in piedi, quasi accanto alla prima fila. Cerco di annullare la distanza anche fisicamente. Improvviso quasi uno show. Cabaret dirà qualcuno alla fine. Però si scioglie il ghiaccio. Sorrido. Sorridono. Un lungo applauso saluta la fine dei lavori. Si avvicinano persone per complimentarsi e salutare. Strette di mani vere. Forti. Quando sono a Milano (e capita spesso...) soffro ancora di più la nostalgia di casa mia... non so perchè. Ma da sempre è così. Anche se ammiro ed amo Milano. Mi piace passeggiare in centro. Lo shopping ed il lavoro asssieme. Tra mille volti sconosciuti e frettolosi. Infreddoliti ed avvolti in sciarpe nuove griffate.Ma il freccia rossa che mi riporta a casa è lo spazio dove mi rilasso davanti ad un film od un pò di musica.. Scelgo un pò di fusion. Relax e finalmente la mente sgombra.. Pronta ad accogliere gli amori che mi aspettano.. Amori che stringo tra le mie braccia a lungo. Un abbraccio alla mia vita di domani. I miei amori.