Occhi

un dubbio mi invade.. dubbio irrisolto sin da quando anni fa, mi informavano dell'esitenza della "rete"... di internet.. Della possibilità di dialogare, informare informarsi a distanza ed in tempo reale.

Io, che avevo vissuto con stupore e meraviglia il passaggio dal telex al fax, ho impiegato non poco a capire.. Ed ancora oggi mentre scrivo continuo a domandarmi se questo mondo virtuale avvicina o allontana.. Se rappresenta o è una rappresentazione pre costituita...

Ad oggi rimane domanda irrisolta e forse lo rimarrà per sempre chissà..

Mi piace però immaginare i milioni di anime che popolano questo universo raccontarsi per ciò che sono.. dismettendo almeno qui la maschera del quotidiano.

Maschere inutili. La rete ci da la facoltà di essere la maschera o l'uomo. Senza che nessuno mai ce ne farà un torto perchè mai lo saprà.

Il tempo mi ha aperto le porte di un mondo in cui troneggiano aggettivi come "solare" o avviene quotidiano lo scempio della parola "amico" o "amicizia".

Ho provato a ricongiungere le mie (poche e rare) amicizie vere, con quelle "virtuali". Nulla da accomunare. Nulla. Il vuoto. Un'amicizia non è e non può essere virtuale. Può essere epistolare questo sì. Ma non solo.

Spesso però l'amicizia virtuale è un banale "trucco" per aumentare le visite su questo o quel blog... Pessimo gusto.

In fondo come in edicola tu chiedi ciò che vuoi leggere e non leggi ciò che l'edicolante ti vende. E' il principio del "io pago io scelgo" (sin troppo semplice no?).

Ma questa è la rete. Che per definizione aiuta a "pescare" ma può essere anche il mezzo in cui si può essere "pescati".

E' il mezzo che oggi però ci permette di comunicare. Di scrivere. Di raccontare. Senza che qualcuno possa introdursi ed eccepire. Commentare sì.. ma ci stà.

E' lo spazio free ed illimitato nel quale leggo le cose più belle, tristi. sciocche, sensate.

E' lo spazio in cui come al bar parliamo di calcio e di politica. Praticando talune volte lo sport che oggi piace ad alcuni Italiani. A molti il calcio. Ad alcuni l'anti Berlusconismo.

Piace talmente tanto il secondo, e mi domando se davvero non ci sia altro di cui dire o pensare, che s'adombra la mano della censura anche in un mondo (questo) in cui la censura non esiste (altrimenti niente siti porno, niente pedofilia etc... magari !).

Che si parli di Politica (con la P maiuscola) ben venga. Che si divaghi su vizi e stravizi dell'uomo di Arcore mi sembra sport che ha sinceramente stancato.

In fondo ogni qual volta che se ne parla non si fa altro che riprodurre lo stereotipo dell'Italiano medio che a seconda del suo livello sociale, approfitta del fisco, degli amici, di questa o quella donna. Nè più nè meno.

La rete farà crescere chi ne farà l'uso più intelligente. Se sarà terrreno di confronto senza maschera. Se i temi del mondo e del nostro territorio saranno oggetto di confronto. Di Berlusconi ne abbiamo avuti e ne avremo. Starà a noi fare in modo di averne dei migliori. Ma soltanto essendo noi i primi ad essere migliori.

E non a parole. E non scrivendo ipocrisie.

Ma coscienti dei nostri limiti e dei nostri errori sapremo ammetterli e "guariti" sapremo guardare avanti. Verso l'infinito (e oltre..). 

Appunto.