2respiri

il senso da dare alle cose


 Murphy aveva un lavoro noioso. Scattare foto e curiosare nel mondo.Non era bello, magro, occhiali e orecchie a sventola. Guidava una Triumph bullit con una macchinetta al collo. Il giubbotto di pelle lo faceva sembrare più distante di quello che lui fosse veramente.Non vi ho detto che amava (non in quest'ordine): Il cinema, le colonne sonore, la fotografia e dire le cose condendo il tutto con queste passioni.Parlare con Murphy era come sedersi su una poltrona e viaggiare nel mondo senza biglietto.Murphy da piccolo aveva subito delle violenze, questo non la sapeva nessuno. Questi pensieri a volte erano bolle d'acqua che arrivano dal fondo come fotografie bagnate, scatti dilatati sotto il pelo dell'acqua.  Esterno giorno.Voce fuori campo.«Buongiorno signor Dan!»«Buongiorno Murphy, bella giornata!»Dan mi porse la mano. «Spero che le cose le girino bene.»Gli strinsi la mano. «È quel che spero anch'io.»Accesi la moto con un solo colpo e già mi trovavo sul dosso della collina. Murphy amava una donna senza voce e senza orecchi. Lei aveva solo occhi per leggere e con gli stessi occhi fuggiva dalla finestra al mare per non guardare. Il giorno durava un mese e questo era il senso da dare alle cose. soundtrack