FORZA INTER

INTER : PRATICAMENTE PERFETTA


Autostima Inter, depressione MilanIl derby milanese ha espresso una squadra che ha rasentato la perfezione, forse la migliore dell'era Mourinho. I rossoneri invece sono ancora pieni di dubbi irrisolti, a cominciare da Ronaldinho.MILANO - Che dire? Il risultato parla molto più chiaro delle parole: un 4-0 così farà crescere l'autostima dell' Inter, magari anche troppo. E getterà in una depressione profonda il Milan. Di buono, soprattutto per il Milan, è che siamo ad agosto e che c'è tempo per riparare tutte le falle che rischiano di far affondare la nave. Certo la caduta è stata brutta, non ha fatto in tempo a esaltarsi per la piccola vittoria di Siena, che questi 4 schiaffi lasciano un segno doloroso. Fosse tutto assolutamente vero dovremmo sparare delle sentenze assolute: l'Inter è una squadra bellissima che ora ha trovato anche il gioco; il Milan è una non squadra che si è sfaldata alle prime difficoltà e che ha anche perso lucicidità e freddezza. Mourinho, dovremmo sempre dire, è veramente il numero 1 e Leonardo proprio no: nemmeno voleva farlo l' allenatore... Ronaldinho è un equivoco che prima o poi andrà risolto, può giocare dietro le due punte? Anzi, è proprio il caso che giochi mentre l' Inter quest' anno ha azzeccato tutto, soprattutto al mercato. Se una squadra compra un giocatore come Sneijder il giorno prima e lo butta in campo appena arrivato, con ottimi risultati per altro, vuol dire che ha almeno un gran fiuto. E anche questo è un altro punto che va a favore di Mourinho: chi altri avrebbe avuto lo stesso coraggio, la stessa disinvoltura? Si dirà Spalletti con Burdisso, ma quella è tutt' altra storia. Mourinho non aveva tutto sommato alcuna emergenza, aveva parecchie soluzioni alternative. Ha scommesso e ha vinto. Di certo l' effetto più clamoroso di questo derby è il violento e crudo ritorno alla realtà del Milan, proprio ad opera dei suoi storici rivali. Una sconfitta che rimette fortemente in discussione tutte le scelte dell' estate, imperniate sul sacrificio di Kakà e sull' esigenza di ricostruire una squadra con occhio più attento al bilancio. Proposito assolutamente lodevole, ma il risultato per ora è fallimentare. Il Milan è quasi sempre andato male fin dall' inizio della sua nuova avventura, la partita di Siena solo una parentesi. Il caso Ronaldinho è irrisolto, la fiducia di grandi cuori rossoneri come Gattuso, espulso perché molto nervoso e perché Seedorf non si è fatto trovare irritantemente pronto a entrare in campo potrebbe venire meno. Ci vorrà molta freddezza e qualche idea per riprendersi. Mourinho aveva acceso la vigilia con le sue solite provocazioni, prendendosela con l' asse Juve-Milan e compiacendosi del "rumore dei nemici". Ma alla fine la partita l' ha vinta sul campo e non a chiacchiere, questo bisogna riconoscerglielo. Aveva chiesto tempo per inserire i tanti nuovi giocatori di cui l'Inter oggi dispone, ma di fatto l'inserimento di Lucio, Thiago Motta, Sneijder, Milito ed Eto' o sembrerebbe ad ottimo punto. Finalmente si è visto un gioco vero, una manovra veloce che ha innescato più volte Milito ed Eto'o. Certo è stata una partita quasi tutta in discesa per l'Inter e Mourinho stavolta non ha avuto il problema di rimontare un gol: ma questo sarebbe un processo alle intenzioni. L' Inter vista a San Siro è stata forse la migliore Inter dell' epoca Mourinho. Rischia di non avere avversari o quasi in Italia: vedremo però che strada farà la Juventus. Sicuramente potrebbe essere un' Inter il cui più degno campo di battaglia sarà la Champions League.