FORZA INTER

UN SOLO UOMO UN SOLO GICATORE CHE PUR ESSENDO RUDE PER ME E' E SARA' SEMPRE IL NUMERO UNO "Matrix"


"Matrix" a 360° e SENZA PELI SULLA LINGUA: da Mourinho a Ibra, da Nicchi al quando stava finendo al Milan...Il difensore dell'Inter si è raccontato a Sky.16/ott/2009 21.26.13
 Il difensore dell'Inter Marco Materazzi ha parlato ai microfoni di Sky del suo rapporto con Mourinho, ottimale nonostante non trovi molto spazio, ma è anche tornato a quest'estate, quando prima che decidesse parlò pure con Ibrahimovic.Hai detto che sei arrivato così in alto perché probabilmente qualcuno ti ci ha portato. E' la tua mamma? "Questo è quello che ho detto dopo la gara con la Repubblica Ceca, infatti, dopo l'espulsione con l'Australia, tanti giornalisti mi hanno detto che era finita la Divina Provvidenza e ho dovuto stare zitto. Ma questo è il mio destino, fare notizia, ma tra altri 2-3 anni è finita, mi vedrete poco e dovrete trovare un altro che darà titoli sui giornali. Anche nella prima partita contro il Bari ho commesso un fallo su Alvarez e tutti sono saltati dalla sedia, compreso il Presidente degli arbitri Nicchi, che ha detto che dovevo essere espulso. Io l'ho preso come un consiglio a non fare più quello che ho fatto e  ho aspettato 10-15 giorni per vedere se avrebbe fatto lo stesso nelle partite successive. Ci sono stati altri 3-4 episodi simili e ancora sto aspettando che dica qualcosa.E l'Inter di Mourinho com'è? "E' tosta. E quando sbaglia una volta è difficile che sbagli la seconda. Sa quello che vuole e ha grandissima qualità".Cosa pensi di Mourinho? "Gioco poco, ma lo porto sul palmo della mano perché è una persona onesta. A me quelli che dicono le cose in faccia piacciono, al di là del fatto che giochi meno. La cosa bella di questi anni all'Inter è che pur non giocando, stimo tantissimo il mister".E' anche per questo che hai deciso di rinnovare e non andar via? "L'anno scorso, a due mesi dalla fine del campionato, ero intenzionato a trovare una soluzione, perché a tutti piace giocare. Un giorno, però, mi chiamò il mister e mi disse che mi stimava, che non sarei partito da titolare ma che contava su di me come uomo e come giocatore, anche per dare qualche bastonata ai giovani come Balotelli. E queste sono le cose che mi fanno piacere".Ma c'è stato davvero il rischio di vederti nel Milan? "Forse l'anno prima del Mondiale, perché giocavo poco e loro mivolevano a tutti i costi però, poi, il cuore ha avuto la meglio e oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta".Hai detto di andare anche d'accordo con Gattuso e con Ibra, perché vai d'accordo con i terroni (Gattuso) e con gli zingari (Ibra). "Con i terroni, che sono io, e con gli zingari, che sono ancora io. E' vero. Tuttora ho un buon rapporto con Ibra, nonostante le schermaglie prima della partita col Barcellona perché lui ha detto che ha fatto vincere l'Inter per 3 anni. E vorrei vedere! Uno che guadagna 12 milioni, ce lo deve far perdere! E così ha fatto, ha contribuito a farci vincere tre scudetti consecutivi e lo ringrazierò sempre. E quando mi ha chiesto consiglio quest'estate, a Los Angeles: "Tu andresti?": Gli ho detto che se voleva provare qualcosa di nuovo, andava in una grandissima società, dove però sarebbe stato uno dei tanti e all'Inter invece era il numero uno".