Tutte queste incertezze mi uccidono.
Ne parlavo giusto poco fa con l'entità virtuale di una persona reale.
Catalogati come "Generazione X", noi nati alla fine degli Anni Settanta (che comunque non meriterebbero il maiuscolo) siamo cresciuti con l'angoscia del terrorismo politico nazionale.
Poi, quando finalmente era arrivato il momento di scopare, hanno cominciato a colorare il bordo delle persone con un Uniposca fucsia e a dire che avevano l'AIDS, e che quasi non te le potevi nemmeno limonare.
Infine, sopiti gli ormoni con pratiche pericolosamente onanistiche e arrivata l'età in cui si erano messi da parte un pò di soldini per farsi un viaggetto, hanno cominciato a far schiantare gli aerei e a far saltar per aria treni e metropolitane.
E io dovrei uscire di casa col sorriso sulle labbra e la certezza che andrà tutto bene?
E' già tanto se prendo l'1 e arrivo senza infarti in Via Mazzini... Una volta per un sobbalzo a causa di una buca in Via Bixio ho temuto che fosse arrivata la fine. Morire nell'Oltretorrente, poi, sarebbe stata la madre di tutte le beffe.
Fatto sta che con tutta la buona volontà, non si sa dove si lavorerà, dove si sarà e con chi, domani. Tant'è. Immagino che si debbano continuare a combattere le guerre per dare una buona ragione agli eroi per morire, bisogna farci l'abitudine.
Magari per riuscirci basta solo un poco di consapevolezza...
Inviato da: eleanor81
il 01/06/2010 alle 17:28
Inviato da: discoverysergio
il 26/02/2010 alle 17:39
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 17:20
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 23:15
Inviato da: Anonimo
il 25/11/2007 alle 04:17