Creato da fattodiniente il 01/06/2007

Gloriosa spazzatura

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Kate Bush, 'Lily'

Post n°31 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da fattodiniente

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È abbastanza noto il fatto che il rock è un universo prevalentemente, o quantomeno largamente maschile. La gran parte degli artisti rock sono uomini, a dispetto del fatto che – soprattutto negli ultimi anni – gli appassionati del genere si dividono abbastanza equamente nei due sessi.
Non ho mai trovato una spiegazione soddisfacente di questo fatto, e di sicuro non ce l’ho io, però è così. Il che è strano, visto che per sua natura il linguaggio del pop è per definizione coniugabile con ogni altra forma musicale, e quindi più si presta ad ogni forma di declinazione e sperimentazione. Ma le donne nel rock restano una minoranza discretamente sparuta.
Ok, questo vale ancora praticamente per ogni aspetto della vita pubblica, sociale e lavorativa, e non sono il più qualificato a stabilire quanto e come le cose siano cambiate negli ultimi anni, e quanto ancora stiano cambiando. Quel che so, è che la metafisica del lavoro, che è poi il mondo della Tecnica, ruota attorno al modello tradizionale con una precisa e rigida suddivisione dei ruoli, e non è un caso che i fautori del liberismo classico siano anche strenui e convinti difensori della famiglia tradizionale, considerata come “naturale”. E questo modello penalizza la libertà individuale e la possibilità di scelte – individuali, sociali, politiche, economiche – diverse. Non credo sia una spiegazione diretta della penuria di artisti donne nel rock, ma certo anche nel rock si parla di “carriera”, da costruire, perseguire, difendere: e il rock, come ogni altra attività, è anche, almeno per il 50%, una faccenda economica. Del resto, la percentuale di artisti che sacrificano la carriera alle scelte familiari è inversamente proporzionale alla suddivisione assoluta uomini/donne; dove evidentemente non è sbagliata la scelta, quanto il fatto che sia necessario farla. E ovviamente è così in qualunque campo, solo che in quello artistico (e magari sportivo) la cosa semplicemente si nota.
Kate Bush è una che questa scelta l’ha fatta. E prima di fermarsi, nel 1992, ha pubblicato questo album, che è probabilmente il suo capolavoro – o almeno lo è per me, che la seguo dagli inizi e possiedo la sua intera discografia. E va detto che vedere un artista nel pieno della sua maturità espressiva fermarsi, qualche interrogativo lo pone. Tantopiù se lo si ritrova poi tredici anni dopo, con un altro album (Aerial) altrettanto straordinario. Cosa ci siamo persi?
E cosa ci perdiamo, quotidianamente, se la metà secca delle nostre migliori intelligenze sono in qualche costrette, o anche solo portate, alla stessa scelta? Si dice che le donne che sacrificano la vita familiare alla carriera finisco per ragionare e somigliare ad un uomo. Può essere. Ma non piacciono queste classificazioni, che mi sembrano tanto generalizzazioni, che come tutte le banalità nascondono un impensato che diventa così difficile assai da raggiungere. Magari bisognerebbe chiedere invece se la mentalità del mondo della Tecnica non sia figlia della mentalità maschile, o se quella che chiamiamo mentalità maschile non sia semplicemente l’epifania del mondo della Tecnica; probabilmente sono vere le due cose, che poi è un modo diverso di dire la cosa di prima: la mentalità occidentale (di questo si tratta alla fine) ha una genesi storica, e cristallizza un modello culturale antico e tradizionale.
Io davvero non lo so se un modello sociale ed econonico diverso sia possibile: certo occorrerebbe uno sforzo culturale epocale, e questi non sembrano tempi. A quanto preferiamo occuparci di sciocchezze filosofiche (non è ironico) come la biodiversità o il riscaldamento globale, che non portano da nessuna parte e fanno perdere completamente di vista il senso profondo del problema (e del malessere) occidentale.
Già, l’Occidente, la Terra della Sera… La Terra in cui metà del potenziale umano è sacrificato ad una metafisica che lo rende schiavo, e non sa rendersene conto. Anche per questo è probabilmente destinata a tramontare.

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Commenti al Post:
semplicementecomplic
semplicementecomplic il 03/02/08 alle 21:56 via WEB
Mi piace il Tuo Blog...L.
 
pal_jazz
pal_jazz il 03/02/08 alle 22:37 via WEB
Sorrido. Un po' a denti stretti, ma sorrido. Mi sto chiedendo io che cosa sono , visto che ho buttato all'aria una vita solida con un lavoro che mi piaceva da morire per inseguire ciò che pensavo fosse amore e invece nemmeno era un calesse perchè gli mancavano le ruote. Questo ha fatto sì che ho dovuto sacrificare la famiglia (mia figlia) per ricostruire da capo uno straccio di serenità economica e sicuramente mi ha fatto tirare fuori con prepotenza il mio lato maschile per farmi largo a spallate e sopravvivere sul ciglio della barricata in un posto in cui non conoscevo nessuno. E oggi mi chiedo : cosa sono diventata? Il Liga direbbe : viva, morta o "x"? mumble mumble..rifletterò.
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 03/02/08 alle 22:47 via WEB
Già. Vivere è senz'altro fare delle scelte. Il problema è quando le risposte sono obbligate...
 
velodimaia
velodimaia il 05/02/08 alle 00:17 via WEB
Forse il potenziale umano va anche troppo in fretta, visto i danni :) Credo fermamente nell'intelligenza dell'uomo e purtroppo anche nella sua ignoranza, è per questo che scoperte epocali portano - paradossalmente - a soluzioni aberranti... Quando l'uomo capirà che è solo lui l'artefice del proprio destino forse avanzerà in modo sano, forse scoprirà cosa dovrebbe significare evoluzione: rispetto per sé e gli altri, per il mondo che lo nutre!! Non credo che le donne a seguito di certe scelte diventino 'uomini' né che siano troppo condizionate da una cultura 'maschilista' ormai affermata; credo piuttosto nell'autodeterminazione del singolo individuo relativamente all'epoca sociale, all'ambiente sociale, agli esempi, all'ambiente in senso naturale ecc, tutti fattori che lo indirizzano in desideri, mète, utopie, insegnamenti, azioni, sogni... E se ci sono donne che 'diventano' uomini, sono donne - a mio avviso - che si nascondono (forse da sé stesse??), perché una donna sa avere 'le palle' a lavoro e 'le palle' per essere cmq DONNA!! Ok, prima che diventi troppo logorroica, buonanotte e scusa le trivialità, ma mi sembrava appropriata la parola ^_^
 
 
velodimaia
velodimaia il 05/02/08 alle 00:18 via WEB
p.s.: ho il cd di K.Bush, ero piccina qnd uscì... mi piacque ma lei mi ispira sempre un po' di antipatia, non ho mai capito perché. Cmq ha una bella voce :)
 
   
fattodiniente
fattodiniente il 05/02/08 alle 12:22 via WEB
In effetti non è la mia voce femminile preferita - quella è Sandy Denny - ma ha una voce straordinaria: copre tre ottave, e sono in poche a poterlo fare. Per il resto, lei si è sempre presentata come artista a tutto tondo - cantante, autrice, danzatrice, regista - e sicuramente ha una carica che può risultare fastidiosa, è vero.
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 05/02/08 alle 12:38 via WEB
Oh certo che va troppo in fretta, ottima osservazione. Konrad Lorenz diceva che come specie non abbiamo sviluppato quell'istinto che hanno gli animali che li porta a controllare la loro aggressività (il che, detto da lui è un po' paradossale, viste le sue simpatie naziste, ma è forse un altro discorso...). Ed è senz'altro così: in un certo senso possiamo dire che manchiamo di misura, che poi è quel che dice il post, per cui le potenzialità tecniche dell'uomo eccedono ampiamente la capacità di controllarle. Noi risolviamo il problema parlando di 'libertà della scienza', con una accezione positiva di questa libertà, vista come gloria dell'intelletto umano. Dal punto di vista filosofico, questo si tramuta in una metafisica della scienza che chiamiamo Tecnica, e come ogni metafisica ha il predominio assoluto del pensiero e dell'agire, e l'uomo viene dopo. Con quel che ne consegue...
 
polystyrene
polystyrene il 05/02/08 alle 11:57 via WEB
sono stata musicista rock per diversi anni e ti posso dire che l'ambiente della musica (almeno qui in Italia) è abbastanza maschilista. In realtà non è diverso da qualsiasi altro ambiente di lavoro, dove noi donne siamo costrette fare il doppio della fatica per essere prese in considerazione...
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 05/02/08 alle 12:19 via WEB
Sì, è quel che intendevo... :-)
 
fattodiniente
fattodiniente il 05/02/08 alle 13:54 via WEB
OT. Devo essere l'unico imbecille che non sa piazzare il contatore ShinyStat. Seguo tutti gli step, ma non funziona. 'Fanculo.
 
Arabafelice0
Arabafelice0 il 07/02/08 alle 20:48 via WEB
Suonerà assai banale ad un esperto come te, ma io adoravo la sua interpretazione di "cime tempestose"...e il suo modo di tenere la scena, di muoversi, di recitare il suo canto: sapeva fare di voce, immagine e suono un tuttuno. Credo abbia saputo regalare la sua magia al mondo anche stando fuori dalla scena. Come fanno spesso le donne, seppure costrette.
 
oliviaspaghetti
oliviaspaghetti il 10/02/08 alle 21:33 via WEB
la Bush la conoscevo solo di nome, so che ultimamente si è ritirata ma nulla di più. Stasera ho visto il video su youtube e ti devo davvero ringraziare, ha una carica, un'espressione euna forza eccezionale. Mi chiedo se necessariamente tutte le donne debbano essare così, mi chiedo che mondo ci si prospetta, che mani carezzeranno piccole teste bionde, se ci saranno ancora teste da accarezzare. Io sinceramente amo il lavoro che faccio e che spero di fare per molto tempo, d'altro canto mi rendo conto del tempo e delle energie che richiede e quindi le scelte poi vengono naturali, è anche vero che, nonostante la societò "moderna" in cui viviamo, la maggior parte degli uomini sono spaventati dalla donna indipendente... poi, per non correre a svuotare il frigorifero, rifletto sul fatto che il mondo è tanto grande e quindi prima o poi qualcuno capace di capire e condividere, ovviamente ricambiato, passerà anche da qui. Buonanotte, Olivia
 
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