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coccinella

by Rosy

 

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BUON POMERIGGIO

Post n°2188 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da LIQUIRIZIACARLA


 



 


Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l'aria e l'acqua. Era di carne e d'ossa e pareva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente.
Si vedeva il suo cuore battere, si vedevano i suoi pensieri guizzare come pesci colorati nella loro vasca.
Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere come una palla di fuoco dietro la sua fronte: ridisse la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita non disse più bugie.
Un'altra volta un amico gli confidò un segreto, e subito tutti videro come una palla nera che rotolava senza pace nel suo petto, e il segreto non fu più tale.
Il bambino crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo, e ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e indovinare le sue risposte, quando gli facevano una domanda, prima che aprisse bocca.
Egli si chiamava Giacomo, ma la gente lo chiamava “Giacomo di cristallo”, e gli voleva bene per la sua lealtà, e vicino a lui tutti diventavano gentili.
Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore, e cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciar traccia. Chi si ribellava era fucilato. I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi.
La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze.
Ma Giacomo non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui: egli era trasparente e tutti leggevano dietro la sua fronte pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto, poi, la gente si ripeteva i pensieri di Giacomo e prendeva speranza.
Il tiranno fece arrestare Giacomo di cristallo e ordinò di gettarlo nella più buia prigione.
Ma allora successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Giacomo era stato rinchiuso diventarono trasparenti, e dopo di loro anche i muri del carcere, e infine anche le mura esterne. La gente che passava accanto alla prigione vedeva Giacomo seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo, e continuava a leggere i suoi pensieri.
Di notte la prigione spandeva intorno una grande luce e il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire.
Giacomo di cristallo, anche in catene, era più forte di lui, perché la verità è più forte di qualsiasi cosa, più luminosa del giorno, più terribile di un uragano.


 





 

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Commenti al Post:
skarma64
skarma64 il 22/01/09 alle 15:19 via WEB
bella storia, grazie :-D
 
maresogno67
maresogno67 il 22/01/09 alle 18:24 via WEB
ciao,ms
 
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SYLVIE VARTAN


CARO MOZART

Questa musica vibra nell'aria
E racchiude una grande magia
Mi trascina in un mondo incantato
Dove regna la tua fantasia
Dove suoni dolcemente
La tua musica per sempre
Caro amore mio

Sulle ali di un grande vascello
Sto volando lontano con te
Sopra un mare di azzurro cristallo
Dove il tempo per sempre non c'e
E mi sembra di partire
Per un viaggio senza fine
E volare volare con te
In un mondo che non c'e

Se il mio cuore si copre di ghiaccio
E l'amore che cerco non c'e
Se nel mondo mi sento straniera
Io mi chiedo la vita cos'e
Vieni, prendimi per mano
E poi portami lontano
Dove non lo so

Sulle ali di un grande vascello
Sto volando lontano con te
Sopra un mare di azzurro cristallo
Dove il tempo per sempre non c'e

Caro Mozart
Quando ascolto la tua musica
Io dimentico tutto
Tutti I dispiaceri
Tutti I ricordi brutti
I giorni di pioggia
Gli amori finiti

E vorrei
E vorrei
Io vorrei, io vorrei, io vorrei rimanere li con te
E volare volare cosi
In un mondo che non c'e

La tua musica vibra nell'aria
E racchiude una grande magia
Mi trascina in un mondo incantato
Dove regna la tua fantasia
Dove suoni dolcemente
La tua musica per sempre
Caro amore mio

 
 

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