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si, viaggiareeeeee ! ! ! !


Ogni promessa è debito. E questa è la seconda parte. La prima la leggete più sotto...ma è scarna scarna....quindi potete tranquillamente partire pure da qui.Premessa importante: sono un pigrissimo ragazzo di provincia. Adoro muovermi in macchina: una rampetta di scale, macchina, musica, coda, ufficio. Quando vado da clienti: ufficio, macchina, coda, cliente, coda, ufficio. E poi musica e tanto telefono. Molte email pure. Insomma....pigro. Alla massima potenza. E poi c'è Milano. Che non mi piace. E mi piace ancora meno doverci andare. E così, dopo anni di coda in tangenziale est ho cominciato ad optare per il treno e la metro. Decisamente meglio. Decisamente meno faticoso. Con la semplice variante dell'orario. Che basta considerare DEL TUTTO ALEATORIO. Ma anche questo non conta molto....La cosa che trovo piacevole del treno è la possibilità di socializzare: insomma...sono un tipo loquace e espansivo...e mi piace attaccar bottone (probabilmente - a guardarlo dall'altra parte - si potrà leggere: spaccaballe importuno e chiacchierone). E così il viaggio diventa meno noiso. Ma sempre trooooooppo lungo.Ieri sera poi ero davvero stanco...Sveglia alle 4.30 per prendere il treno delle 6.03...e ritorno con il treno delle 20.05: sonno, mal di testa, fame....il mio progetto era quello di rintanarmi nello scomparto e dormire. E invece, con un magnifico "quando meno te lo aspetti" il mio scompartimento ha cominciato a riempirsi...e tutti i miei sonnolenti progetti sono usciti dallo scompartimento...per quanto io tentassi di trattenerli a forza. Ed è stato magnifico: 6 posti a sedere, 5 persone, 4 nazioni, 3 amici, 2 sessi, 1 serata insperata.Per farla un po' meno numerologica...oltre ai sottocitati (sotto il video) personaggi c'è stato fino a bergamo un ragazzo indiano che parlava solo inglese ed un buffissimo italiano. Probabilmente buffo quanto il mio "venetian-english" come dicono i giapponesi che frequento per lavoro.E ormai risvegliato da un simpaticissimo studente siciliano (ciao Stefano!) che raccontava animatamente il meraviglioso carnevale del suo paese [ed era tanto entusiasta che pareva di assistere alla parata dei carri allegorici dal vero...] mi son deciso a partecipare alla conversazione.E così ho scoperto la sstoria dei miei "coinquilini": due ballerini argentini campioni di tango (sic!) in Italia per una turnee, un calciatore Colombiano in forza al Trento (anche se, a dire il vero, nel sito ufficiale del trento mica l'ho trovato...ma forse ho solo capito male) e questo studente "profugo a padova".Ma....adesso ho sonno. Purtroppo oggi ufficio. me ne vado. Vediamo se riesco e reclutare Herald (il mio caro amico "7 figli in 2") per un aperitivo.Comunque non c'è dubbio: treno vs. macchina: 1 a 0. Per una volta almeno.Un assonnato e dolente Tommy (la schiena è a pezzi)