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the day after tomorrow


uff uff...vediamo se riesco a scrivere un po': gli eventi di questi giorni mi hanno un po' schiacciato. nulla di serio, non preoccupatevi. banale lavoro.Venerdì, come avrete letto un paio di post più sotto, ho rivoluzionato - in compagnia dei miei tecnici - la rete della mia azienda. una rivoluzione "per addetti ai lavori" (insomma: se vi dico che ho cambiato la classe di IP della mia rete...beh...credo che la cosa vi lasci del tutto indifferenti....salvo siate sistemisti....).Ma come tutte le "rivoluzioni", il giorno dopo (e il "day after tomorrow"...) è stato decisamente pegggiore: ci si risveglia...e vengono fuori tutte le cose che, nella pur puntuale e maniacale analisi preventiva, si erano dimenticate.Insomma: una rete informatica è per molti aspetti un paradigma della vita. Piena di complessità. Piena di gabbole e di rognette. Però tutte in equilibrio più o meno stabile. E le "problematiche" di tutti i giorni fanno parte della quotidianità.E - come nella vita reale - troppo spesso ci dimentichiamo di "processi essenziali" che funzionano tacitamente. Che lavorano in sottofondo e rendono la nostra vita confortevole. O meglio: forse non confortevole...ma quella che è! E com'è ovvio tendiamo a darli per scontati e a dimenticarli.Così al momento del "riavvio"...ecco che ritornano tuttti baldanzosi ai nostri occhi! Il server di posta che accetta la posta solo dai vecchi indirizzi. Le variabili d'ambiente DOS che ancora puntano al vecchio server (e uccidono XP). Le schede di rete rimappate sulle macchine virtuali....Fine prima parte...mi chiamano....piccoli facinorosi dovono aver ripreso la belligeranza in qualche angolo remoto della mia rete....a più tardi!Tommy