I MIEI PRIMI 50 ANNI

COME GLICINE...


scovo una trattoria in aperta campagna, a lei piacciono i posti rustici dove si mangia casalingo e a me piace vederla felice.... prenoto per un venerdì sera..Arriviamo dopo una strada stretta e buia quando ormai pensavo di essermi perso e iniziavo a perdere fiducia nel satellitare.. è un posto molto carino! una cascina rimodernata con l'aia davanti adibita a parcheggio, all'interno il pavimento è in cotto antico ( ma antico per davvero ) e i mobili sono in noce massiccia... lei scende dall'auto e solo ora mi accorgo che si è messa i tacchi ed è più alta di me.. ci accoglie un cameriere con la parlata un po’ effeminata ma di una gentilezza incredibile e, sculettando, ci accompagna nel giardino sul retro.. il giardino è bellissimo, i tavoli sono separati da molto verde e c’è una fontana con pesciolini rossi al centro.. è cintato da un muro da cui scendono rami di glicine fiorita illuminati da lampade nascoste, ci sono alcune copie che al nostro ingresso si girano incuriositi ... guardo l' espressione dei Sig. uomini guardando lei... e lei è con me.. WOWW (e che cavolo!! un po’ di soddisfazione anche per me..)La cena è deliziosa.. lei è deliziosa.. il suo viso è incorniciato dai fiori di glicine del muro dietro di lei.. sto per dirglielo ma lei inizia un discorso strano.. : ascolta.. mi dice.. a settembre smetto di prendere la pillola.. voglio un figlio.. rimango di ghiaccio.. la guardo intimidito.. : e lo vuoi da me?.. chiedo.. lei distoglie lo sguardo e sussurra : non lo so...sono molto confusa.. poi mi guarda negli occhi e, anche a distanza di anni, non dimenticherò mai quello sguardo, la battaglia che si stava combattendo dietro a quegli occhi, una decisione importantissima che avrebbe potuto cambiare il destino e la vita di molte persone.. una battaglia che nessuno dei due avrebbe mai dimenticato.. un brivido freddo mi corre per la schiena.. è paura.. paura di quella decisione... paura che abbia iniziato a dirmi addio... ... io non dico più nulla e il discorso finisce li..Ritorno a casa ma non riesco a dormire.. accendo il pc e le scrivo una lunga mail.. : …. un figlio è importantissimo.. è per tutta la vita.. e ha bisogno di avere vicino il padre... voglio sapere quello che decidi.. non ho mai avuto risposta...ancora oggi rivedo il suo viso incorniciato dai fiori di glicine...  .. e scatto una fotografia..