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Post N° 12


Segnali “Avrei dovuto fare piω attenzione a tutti quei segnali che ogni tanto si facevano avanti per farmi capire che stavo sbagliando, che quella non era la strada giusta, la persona giusta. E si che ne ho ricevuti veramente tanti! Avrei dovuto fermarmi prima di affezionarmi cosμ, prima di non poter far nulla senza di lei, prima di fare sacrifici, prima di fare progetti, prima di farmi illudere per l’ennesima volta. Ma l’amore ti stacca dalla realtΰ e tutto diventa bello e sopportabile, accetti tutto della persona che θ con te, e fai finta di non sentire quei maledetti segnali, per paura di perderla, forse, o forse per paura di ferirla…e ti autoconvinci che quelle cose fan parte della vita di coppia... invece alla fine tutto torna e ti rendi conto di quanto sei stato stupido.”Anche per questo Ale aveva tanta rabbia, avrebbe potuto risparmiarsi tutte queste orribili sensazioni, tutte queste terribili emozioni negative. Si sentiva tradito, illuso, ingannato. L’amore finisce, ok, ma senza un motivo plausibile no. Ale capiva tutto, ma gli stava terribilmente indigesto quel comportamento infantile della persona che lui riteneva tanto importante e matura. Delusione, un enorme delusione. Da tutto a niente. E si domandava: “ma con chi ho vissuto io? Che persona ho amato? Si meritava il mio amore?” e tante altre migliaia di domande, come uno sciame d’ api, pungevano e volavano impazzite nel cervello di Ale. Il piω grande amore e la piω grande delusione. Che schifo.  Ora il silenzio ed il fumo della sigaretta.………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...………………………………………………. Ore 22.53 di un giorno qualunque. Un mercoledμ dell’anno. Le mani sulla tastiera del computer e il cervello che macinava pensieri.Ale Scriveva senza pietΰ, senza limiti, imprimeva su un foglio il suo cuore. Rendeva indelebile un pensiero, per non farlo andare via, per non dimenticare quella sensazione. Per ricordarsi in futuro di quello che aveva vissuto, per non ricaderci piω ed imparare da se stesso la strada da percorrere. Quella giusta. Quella per non soffrire piω di tanto.“Scrivere, la piω bella cosa che sia stata inventata, che siano canzoni, poesie, libri, l’importante θ scrivere, e tirar fuori ciς che si ha dentro…le parole dette a voce  volano via e si dimenticano, le parole scritte rimangono e non si dimenticano, ed io non voglio dimenticare come sto ora,  non voglio dimenticare per non stare piω cosμ.”