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Post N° 13


31 anni. Single. Una casa tutta sua.Ale, una persona in mezzo al mondo. Ale ancora e sempre Ale. La vita. Un punto di domanda.Una cena con gli amici nella sua “nuova “ casa. L’inaugurazione della sua nuova vita.Brindisi ai figli che verranno, all’amicizia, a tutte le cose che continuano e che ci saranno. Si era sentito finalmente a casa sua. Il futuro? Ale non pensava al futuro, Ale viveva giorno per giorno senza più preoccuparsi di cosa sarebbe successo, senza aspettare di essere felice, senza programmare. Ale stava tornando ai suoi veri ideali. Stava tornando. Non suonava più ma il gruppo c’era. Sempre. La sua vera famiglia.Passo dopo passo, il cuore e la ragione stavano tornando in sincronia. Per una sera aveva dimenticato, ed era un buon inizio.“…questa è la mia vita, lo è sempre stata, l’avevo solamente nascosta in un cassetto in fondo al cuore per lasciare spazio all’”amore”, ma era poi amore? Dimenticare i propri ideali, annullarsi per far felice una persona? Abbandonare totalmente la propria vita per crearne una nuova assieme ad un’altra persona?...Non credo sia amore questo, questa è autodistruzione. L’amore, quello vero accetta tutto quello che riguarda la persona che sta con te, da entrambe le parti. Il mio era da una parte unica, la mia. L’amore non è rinunciare, l’amore è condividere tutto di chi e con chi ti sta affianco. Ora ci riuscirei e sarei felice, in pace con me stesso. Ora ho le idee più chiare su ciò che voglio dall’amore.”Perché anche questo era un segnale, quella serata fatta di risate, ricordi di concerti ascoltando i loro vecchi pezzi e riviverli insieme, emozioni che scaldavano il cuore, e che li faceva essere uniti.